UIL: Attiviamo un Dibattito pubblico sulla AV/AC in Irpinia
Il sindacato pone la questione riguardo l'alta velocità e alta capacità
Lo scontro in atto, almeno verbale, sulle opere pubbliche in provincia di Avellino, ricorda un po’ le vecchie logiche che hanno portato solo alla perdita di risorse e di occasioni di sviluppo e non solo in Irpinia. É vosi che apre in una nota il Segretario Generale Uil Avellino Benevento Luigi Simeone. Colorare le opere pubbliche come fatto con l’aeroporto di Napoli per quello di Grazzanise e infine con quello di Pontecagnano ha avuto il grande risultato di vedere la Campania tra le pochissime regioni ad avere un solo scalo ( la Puglia ne ha quattro, la Calabria tre, la Sicilia sei ) , per non parlare della incresciosa vicenda del Interporto di Nola /Marcianise nati anacronisticamente insieme ( Consorzio Interporti Campania) per poi dividersi e contrapporsi, o del ponte sullo stretto che con l’alternanza dei governi se ne approvava o se ne cancellava la realizzazione, determinando sempre un grande sperpero di risorse e il crescente isolamento infrastrutturale del SUD che tutti denunciano ma che nessuno affronta per davvero.
La vicenda dalla linea ferroviaria AV/AC Napoli Bari con o senza la stazione Hirpinia rischia di realizzare un’altra battaglia politica su opere che dovrebbero essere indipendenti dalla fonte che ne genera la scelta, e che replica in questi giorni una pratica che prova a colorare il progetto, con improbabili dissertazioni circa la sua fattibilità o la mancanza di progetti definitivi dell’intera opera, senza provare a confrontarsi circa la scelta strategica e di prospettiva per il territorio, rifacendosi ad analisi che il gestore della rete ha prodotto e relative alla domanda che insiste sul territorio, già superate dalla opportunità di offrire al mezzogiorno d’Italia un sito strategico per la realizzazione di una vera piattaforma logistica su cui è bene ricordare insisterà parte della ZES definita per la Campania. Non si tratta di vedere se si parla di Alta Capacità o Alta Velocità, – continua Simeone- che sarebbero pure di difficile differenziazione, perché l’una si riferisce alla Frequenza (Capacità) per poter offrire più treni nel periodo di riferimento (quindi anche merci e non solo), l’altra di poter operare per ridurre i tempi di percorrenza, cioè ad Alta Velocità. Appare evidente che prima della caratteristica dei Treni è la natura dei tracciati che incide sulla possibilità di raggiungere Alte Velocità, che per questo sono quando più possibile rettilinei, (con poche e minori curvature rispetto alle linee esistenti) ma rilevato il grande squilibrio del trasporto delle merci verso la strada rispetto la sistema ferro ampiamente minoritario sul traffico delle merci, il concetto di Alta Velocità/ Alta Capacità può e deve quindi rispondere a questa duplice esigenza che fa del Corridoio TEN-T Scandinavo-Mediterraneo un investimento strategico, che può offrire al mezzogiorno ed all’aree interne della Campania l’occasione di perseguire ed approfittare dell’Obiettivo principale dell’investimento che sull’itinerario in esame individua letteralmente…… “ la velocizzazione del collegamento attuale e il miglioramento dell’accessibilità al servizio ferroviario nelle aree attraversate, sia per i servizi nazionali di lunga percorrenza (velocità dell’ordine di 200 Km/h), sia per i servizi regionali e merci.
Da quest’anno ci saranno treni su tratte AV/AC che a 180Km/h sfrecceranno di notte tra Caserta e Bologna quindi si dovrebbe comprendere la straordinaria occasione che esiste per l’area irpina verso il mezzogiorno, e come non vi sia nessun bisogno ne di assegnarsi medaglie ne di attrezzarsi per degradazioni pubbliche, le opere servono alle comunità ed è al loro che bisogna pensare prima di ripresentare vecchi duelli che hanno fatto tanto male e che non ci possiamo più permettere,. L’Italia con DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 maggio 2018, n. 76 si è finalmente dotata di uno strumento di grande Democrazia partecipativa , il DIBATTITO PUBBLICO che sulla scia del Debat Public francese ha finalmente definito i tempi e i modi in cui Tutti possono partecipare alle scelte strategiche per la realizzazione di grandi opere su un territorio. Abbiamo quindi la possibilità di capire, partecipare ed andare oltre le guerre politiche, il decreto entrerà in vigore il 24 Agosto 2018 e , sarebbe opportuno che anche uno dei soggetti che possono ( praticamente tutti Ministeri, Regioni, Province, Unione di Comuni, e 50.000 cittadini) chiedano l’apertura del Dibattito Pubblico sul completamento della tratta Valle Ufita/ Orsara della linea AC/AV Napoli Bari, che non essendo ancora destinataria di un progetto definitivo può essere interessata dalla nuova procedura di partecipazione. Sarebbe una prima istanza che potrebbe segnare anche una svolta nel Paese, che bisogna cogliere e su cui il sindacato porrà rinnovata attenzione anche facendosi promotore nel caso della raccolta di firme.
Source: www.irpinia24.it