Avellino – ACLI e Immigrazione: una maglietta rossa per fermare l’emorragia dell’umanità

Il Presidente Sarno non ha mezzi termini: La Chiesa Cattolica si attivi e non si limiti a pregare

xmaglietta-rossa.jpg.pagespeed.ic.Y6yXt-EurQAvellino – Una maglietta rossa come simbolo di dissenso; una maglietta rossa come richiamo delle coscienze; una maglietta rossa come monito per ricordare. Indossare una maglietta rossa il prossimo sabato significherà schierarsi apertamente contro “l’emorragia dell’umanità”, che vede nell’immigrazione il nemico del nostro tempo. Le Acli hanno scelto di aderire e dar sostegno all’appello promosso da Libera, Arci Nazionale, Gruppo Abele Onlus e ANPI Roma: “Di rosso – si legge nell’appello – era vestito il piccolo Alan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori.”

“Muoiono, questi bambini, mentre l’Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione – cioè con la vita di migliaia di persone – e, per non affrontarlo in modo politicamente degno, arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. Bisogna contrastare questa emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L’Europa moderna non è questa. L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità”.

In particolare, le Acli di Avellino affiancheranno la Rete “SOMA – Solidarietà e Mutualismo Avellino”, Libera Avellino, Arci Avellino e quanti hanno voglia di recuperare un senso smarrito di umanità che, alle ore 20.00 di sabato 7 luglio, manifesteranno davanti alla chiesa del Rosario di Corso Vittorio Emanuele contro le intenzioni di un Paese che si propone di controllare, schedare e perseguire gruppi di persone sulla base di pregiudizi etnici e razziali. È di ieri, infatti, la notizia dell’intenzione del centrodestra di introdurre un controllo elettronico per i richiedenti asilo.

Su questi temi – afferma il presidente Sarno – noi ci siamo e ci saremo sempre, sperando che anche i Cattolici e la stessa Chiesa Cattolica non si limitino a pregare, ma anche ad agire e a scuotere le coscienze di quanti vedono nell’altro ‘Il Prossimo’ e non lo stranieroNon dovrebbe essere necessario ribadire – continua Sarno – che dignità, diritti e doveri delle persone prescindono da differenze di genere, etnia e religione, né che, al di là di quanto già stabilito dalla Costituzione in merito all’accoglienza, sia solo un senso di sana umanità a poter dare le risposte migliori, quelle più efficaci ed efficienti, prive di tracce di interessi e speculazioni di sorta. Perché sono quelle che generano caos e confusione piuttosto che integrazione”.

 

 

Source: www.irpinia24.it