Domenica 1 luglio 2018 si rinnova l’iniziativa #domenichealmuseo promossa dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo. In questa occasione i siti saranno aperti anche di domenica e i visitatori potranno accedervi gratuitamente. Sul sito del Ministero è possibile consultare un elenco dei siti aperti in tutta Italia. Scopriamo i musei e parchi archeologici aperti al pubblico in provincia di Avellino.

Museo di San Francesco a Folloni in via S. Francesco a Montella che espone oggetti di grande valore storico e artistico per la secolare storia del Convento. Parco archeologico dell’antica Aeclanum in via Nazionale delle Puglie a Mirabella Eclano, situato presso la frazione Passo di Mirabella. Area archeologica del Tempio Italico di Casalbore, Località Macchia Porcara, dove è stato portato alla luce un edificio di culto, databile al III sec. a.C. Museo del Palazzo della Dogana dei Grani in piazza Umberto ad Atripalda, dove sono conservati i reperti provenienti dagli antichi insediamenti di Abellinum e di Atripalda.

Antiquarium di Mercogliano in via Concezione, 24 a Mercogliano, nel borgo antico di Capocastello dove sono conservati reperti datati tra il XVII e il XIX secolo. Museo civico archeologico di Bisaccia, in Corso Romuleo snc (Castello Ducale) a Bisaccia, dove sono esposti provenienti dagli scavi eseguiti sulla collina di Cimitero Vecchio. Museo civico di Summonte in via Castello snc a Summonte, sorge all’interno del Complesso Castellare e risale ad epoca medievale. Museo archeologico di Taurasi in via del Convento, 1 a Taurasi, che ospita reperti del paleolitico medio e significative manifestazioni dell’Eneolitico.

Area archeologica di Conza a Conza della Campania, dove è possibile visitare i resti della città romana riemersi delle rovine del paese moderno, quasi completamente distrutto dal terremoto del 1980. Ultimo sito aperto è il Museo civico “Della gente senza storia” in via Macello, 9 ad Altavilla Irpina, situato all’interno di un ex monastero virginiano risalente alla fine del XV secolo che ospita reperti risalenti al Paleolitico inferiore, all’epoca romana, all’ attività dei Normanni e Longobardi tra il VII-VIII e il XI secolo d.C., varie produzioni del XV-XVI secolo e molti abiti risalenti al XVIII e XIX secolo.

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