Avellino – Sprar Karibu: quando l’idea diventa accoglienza

Un altro tassello nel “puzzle sociale” costruito dall’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso

pAvellino – Karibu è il progetto SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) dell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, gestito dalla ASSeL – Assistenza e Lavoro Cooperativa Sociale Onlus. Il progetto, avviato il 1 gennaio 2018, è di durata triennale con scadenza al 31 dicembre 2020. Ma che cos’è uno SPRAR, il cosiddetto sistema di “seconda accoglienza”? Il Sistema nasce in seguito alla sperimentazione del Programma Nazionale Asilo (PNA), per l’attuazione di un tipo di “accoglienza integrata”, che superi una concezione assistenzialista basata sulla sola distribuzione di vitto e alloggio, e miri a realizzare progetti territoriali che possano garantire la costruzione di percorsi personalizzati di inserimento socio-economico.

Le peculiarità che hanno reso lo SPRAR un sistema di eccellenza sono diverse. In primo luogo è stato avviato un importante processo di istituzionalizzazione di un apparato basato su una gestione dell’accoglienza partecipata: da un lato, lo Stato e le amministrazioni locali, dall’altro, le realtà del terzo settore, con una divisione puntuale di compiti e obblighi. Lo SPRAR infatti è costituito dalla rete degli Enti locali che, con il concorso delle realtà del terzo settore, accedono al Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo per la realizzazione dei progetti di accoglienza. Gli interventi previsti all’interno dell’accoglienza SPRAR sono diversi e strutturati: innanzitutto la realizzazione di corsi di alfabetizzazione e insegnamento della lingua italiana e l’iscrizione per i minori alla scuola dell’obbligo. Inoltre sono previsti servizi ed attività per consentire una ri-conquista dell’autonomia dei beneficiari, tra cui attività di orientamento ai servizi del territorio – in primis l’assistenza psico-socio-sanitaria – l’orientamento legale, percorsi formativi e di riqualificazione professionale per promuovere l’inserimento lavorativo, così come sono approntate misure per l’accesso alla casa.

Il progetto Karibu si rivolge a 65 beneficiari, tra famiglie e singoli, ospiti in 13 appartamenti, ubicati nei quattro comuni aderenti: Campobasso, Castellino del Biferno, Ferrazzano e Lucito. I primi ospiti sono arrivati il 26 marzo c.a., giorno in cui sono state avviate le prime misure di accoglienza. Le figure professionali coinvolte nell’équipe sono impegnate nel portare avanti il progetto con entusiasmo tramite gli strumenti professionali a disposizione di ciascuna professionalità. Una delle caratteristiche per cui lo SPRAR si distingue fortemente dai progetti di prima accoglienza è proprio l’équipe multidisciplinare: lo staff di Karibu prevede un Responsabile di Progetto, un Referente dell’équipe, una Segreteria, un Amministrativo, un Addetto alla Comunicazione, un Esperto di Rendicontazione, un Assistente Sociale, un Esperto in Risorse Umane, uno Psicologo, due Operatori Legali, un Avvocato, due Mediatori Linguistico-Culturali, un Operatore dell’Alfabetizzazione, un Educatore, undici Operatori dell’Accoglienza-Integrazione, un Addetto alle Pulizie.

Nei suoi primi mesi di attività lo staff del progetto Karibu ha attivato le principali misure e strumenti che lo SPRAR solitamente adotta per l’accoglienza dei propri ospiti. In particolare, l’Assistente Sociale ha avviato i primi colloqui per la creazione dei progetti personalizzati di accoglienza, concordati con ogni beneficiario, che contengono le diverse informazioni relative all’ospite: il suo livello di istruzione ed eventuali esperienze lavorative, la situazione legale e sanitaria, al fine di poter approntare una valutazione dei bisogni e degli obiettivi da raggiungere (ottenimento di una protezione internazionale, di un lavoro, miglioramento della competenza linguistica, ecc.) durante i mesi dell’accoglienza, nonché il giusto percorso d’integrazione.  L’Operatore Legale, dal canto suo, ha predisposto i fascicoli personali di ogni beneficiario per l’individuazione delle pratiche da seguire per le diverse situazioni legali (preparazione per la commissione, accompagnamenti in questura, richiesta passaporti, ricongiungimenti familiari, ecc.).

La Psicologa che si occupa anche della parte sanitaria del progetto, ha attivato lo sportello psicologico: strumento molto importante a disposizione dei beneficiari del progetto, visto che molti di loro hanno subito forti traumi e violenze durante i loro spostamenti e fughe dai Paesi d’origine. Le lezioni dell’Operatore dell’Alfabetizzazione sono in corso di svolgimento, come le diverse educative settimanali, riguardanti la gestione degli appartamenti, dell’igiene della casa, dello svezzamento dei minori e delle attività sportive. L’obiettivo, insomma, è quello di promuovere una vera e propria presa in carico globale dei beneficiari a livello sociale, sanitario, legale e psicologico.

Oltre a queste importantissime misure iniziali di accoglienza e inserimento degli ospiti del progetto, lo staff di Karibu ha dimostrato fin dall’inizio tanta passione anche nell’organizzazione di diverse attività socio-culturali e di sensibilizzazione del territorio. Domenica 13 maggio l’équipe ha organizzato una visita guidata nel centro storico di Campobasso, per poi concludere una splendida giornata alla festa organizzata dal Blow-Up Cafè, in occasione della manifestazione “Bicincittà 2018”. La manifestazione di maggiore interesse organizzata dallo staff di Karibu, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, è una mostra fotografica con cornici artigianali realizzate da Lovely Otuomagie, un fotografo nigeriano ospite del progetto. La mostra, organizzata in collaborazione con il circolo letterario “Beatnik”, sarà inaugurata il 22 giugno, in occasione della conferenza di presentazione dello SPRAR Karibu, presso l’atrio del Palazzo Comunale “S. Giorgio” in Campobasso. Alla conferenza, dal titolo “Il sistema SPRAR: opportunità, sfide e buone prassi dell’accoglienza”, prenderanno parte rappresentanti istituzionali, professori universitari ed esperti del settore dell’immigrazione con diversi interventi sul tema.

Le foto che saranno esposte alla mostra sono state scattate durante un flash mob fotografico organizzato il 26 maggio a Campobasso: lo staff  ed i beneficiari si sono divisi in due squadre che hanno attraversato il centro della città chiedendo ai passanti di farsi fotografare insieme agli ospiti dello SPRAR all’insegna della solidarietà verso i rifugiati. L’evento è stato un momento importante di sensibilizzazione della popolazione e di condivisione degli obiettivi di integrazione e accoglienza del progetto Karibu, termine in lingua swahili che in italiano si traduce con la parola “benvenuto”.

p2Il giorno successivo alla conferenza, sabato 23 giugno, si svolgerà una festa all’insegna della musica con un dj-set degli “Psalm Collective”, con diversi piatti della cucina etnica offerti alla popolazione, basati su ricette dei Paesi d’origine dei beneficiari; saranno inoltre organizzate diverse altre attività: due ragazzi del progetto creeranno dei dipinti artistici durante la festa ed alcune donne africane proporranno ai partecipanti della manifestazione la realizzazione di acconciature tipiche nigeriane. Sono previste, inoltre, altre azioni: saranno attivati a breve dei corsi di formazione e dei tirocini presso aziende locali nei settori lavorativi peculiari del territorio molisano. Gli enti locali gestori degli SPRAR “implementano i progetti territoriali di accoglienza, coniugando le linee guida e gli standard dello SPRAR con le caratteristiche e le peculiarità del territorio, tenendo conto delle vocazioni, capacità e competenze degli attori locali, delle risorse (professionali, strutturali, economiche), degli strumenti di welfare e delle strategie di politica sociale adottate negli anni”.

Ancora, trattandosi di un progetto importante in un settore cruciale e delicato come quello dell’immigrazione, l’attivazione di percorsi di inserimento socio-lavorativo per i beneficiari è un obiettivo progettuale prioritario al fine di favorire l’inserimento sociale di persone svantaggiate ospiti del Paese e nello specifico del Molise, nella speranza di un futuro con condizioni di vita migliori e soprattutto più dignitose.

Il Gruppo AWA è impegnato sul territorio dell’ATS nella realizzazione di altri importati progetti quali: Gestione associata degli Uffici di Cittadinanza che, attraverso l’impiego di 23 professionalità (Assistenti Sociali, Psicologi, Educatori Professionali, Operatori di Sportello, Progettista Sociale, Addetto alla Comunicazione, Sociologo), garantisce i seguenti servizi e attività principali: Servizio Sociale Professionale, Segretariato Sociale, Orientamento scuola-lavoro (in collaborazione con il Centro per l’Impiego), sostegno sociale attivo con visite alle famiglie (con la presenza attiva degli operatori presso il domicilio delle famiglie), assistenza domiciliare sociale, gestione di centro socio-educativi, lavoro di rete e presa in carico complessa della persona e della famiglia, mediazione culturale e servizi per l’accesso e integrazione dei migranti, adozioni e affidi (per minori e diversamente abili), attività ed interventi di supporto al disagio giovanile,  centri di aggregazione giovanili, tirocini formativi, organizzazione di soggiorni per anziani minori e disabili, orientamento disabili (in collaborazione con il CDH), assistenza socio-educativa e psicologica, interventi di prevenzione da dipendenze, attivazione di borse lavoro e tirocini formativi, telefonia sociale e telesoccorso (in collaborazione con appositi servizi d’Ambito), sostegno alla partecipazione attiva in collaborazione con la rete attiva Banca del tempo, micro-credito d’emergenza, attività di coordinamento istituzionale (in collaborazione con le istituzioni del territorio), attività ad integrazione socio-sanitaria (in collaborazione con il distretto sanitario), cura delle pratiche connesse all’erogazione di contributi economici, emergenza economica e pronto intervento sociale (in collaborazione con altri soggetti del terzo settore).

Home Care Premium, finanziato dall’INPS, che, attraverso l’impiego di assistenti sociali, educatori e operatori domiciliari, prevede l’erogazione di servizi di assistenza domiciliare a favore di circa 125 persone non autosufficienti, dipendenti e/o pensionati pubblici nonché loro parenti di primo grado, anche minori e affini. Reddito d’Inclusione (ReI), finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, anche tramite i fondi del PON-Inclusione 2014-2020, rivolto a persone con disagi economici, residenti in uno dei 26 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso. Il servizio garantisce la presa in carico della persona e della sua famiglia attraverso il lavoro di un’équipe multidisciplinare (Assistente Sociale, Psicologo, Educatore, Amministrativo), finalizzata all’erogazione di un contributo economico mensile, ad oggi sono circa n. 240 i nuclei familiari beneficiari, corsi di formazione, tirocini formativi, servizi di educativa, sostegno psicologico, bilancio delle competenze, orientamento e misure di inserimento e re-inserimento lavorativo. Gestione di progetti di Servizio Civile Nazionale a favore di persone anziane, minori e diversamente abili essendo, una delle società del Gruppo AWA, accreditata alla prima classe presso l’Albo nazionale degli Enti di servizio civile. Tali progetti prevedono il coinvolgimento di giovani volontari, dai 18 ai 29 anni non compiuti, nell’implementazione di in svariati servizi e attività (a domicilio dei cittadini, presso le Istituzioni scolastiche, presso i Comuni, accompagnamento e trasporto, campus estivo, centri diurni ecc.). I volontari attualmente impegnati sul territorio dell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso sono oltre 50. Gestione di tirocini formativi di inclusione sociale e di inserimento lavorativo. Una delle società del Gruppo AWA è accredita presso gli Uffici ministeriali e regionali, quale Ente di intermediazione del lavoro e, quindi, in qualità di promotore attualmente ha in corso la gestione di n. 13 tirocini lavorativi attivi a favore di persone over 35 anni.

L’obiettivo che l’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso si è posto, in collaborazione con il Gruppo AWA, è quello di consolidare il sistema d’interventi e servizi sociali, gestendo in forma associata ed integrata i servizi e le attività sociali programmate nel Piano Sociale di Zona. Dunque, nel puzzle di welfare locale, costruito dall’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, rivolto a circa 83.000 abitanti, il progetto SPRAR Karibu è un altro importante tassello nel sistema dei servizi sociali a tutto tondo gestiti dal Gruppo AWA.

 

                                                                                                                      

 

Source: www.irpinia24.it