“SiAmo Pratola Serra”: “Chiediamo il rispetto delle regole “

Il Gruppo Consiliare sollecita l'intervento del Prefetto Tirone

Municipio-di-Pratola-Serra-600x289Pratola Serra - Il Gruppo Consiliare ‘SiAmo Pratola Serra’ comunica in una nota stampa: ”Contrariamente a quanto previsto per legge, a Pratola Serra, non solo non si è approvato il bilancio rispettando il termine ultimo impostato dal Ministero dell’Interno, previsto per il 31 marzo, ma si vuol procedere all’approvazione del bilancio preventivo 2018/2020, senza previa consegna degli allegati obbligatori allo schema del bilancio. Documenti che devono essere messi a disposizione, dell’intero consiglio, almeno 20 giorni prima di procedere all’approvazione. In qualità di gruppo consiliare ‘SiAmo Pratola Serra’, abbiamo chiesto il rispetto delle regole con nota protocollata al Comune e indirizzata al Sindaco e Responsabile Finanziario Aufiero Emanuele, al Presidente del Consiglio Comunale De Palma Felice, nonché alla Segretaria Comunale Dott.ssa Feleppa.

Puntuale la tracotante risposta, inviata anche a Sua Eccellenza il Prefetto di Avellino, con la quale si sottolinea la ‘presunta’ correttezza dell’azione amministrativa, affermando, inverosimilmente, che in passato tutto è stato fatto ai sensi di Legge. Sarà questo un anno sabbatico, oltre ad approvare il bilancio a tempo scaduto, non vengono neanche messi a disposizione del consiglio, dell’intero consiglio maggioranza compresa, gli allegati previsti dall’art 172 del Tuel comma b e c; oltre al piano delle alienazioni previste nell’anno.

Manca il piano tariffario per l’anno 2018 che a loro dire resta invariato, ma il Revisore dei Conti oltre a rilevare che non si è tenuto conto delle risultanze dei fabbisogni standard ai sensi della Legge 147/2013 art.1 comma 653, evidenzia che la disciplina per l’applicazione del tributo sarà approvata con Regolamento Comunale. Esiste, pertanto, una proposta di deliberazione e non si capisce perché non sia stata allegata al bilancio. Inoltre, sempre per l’anno 2018, è prevista nientemeno che l’alienazione della piscina comunale. Vicenda che ricorda si il passato, quando furono messi in vendita il palazzetto dello sport e il campo di calcio al fine di finanziare debiti mai riportati nelle scritture contabili. Ma nulla fu alienato, e in netta contraddizione con quanto disposto, tutto fu sanato con il DL. 35/2013.

Se oggi tocca alla piscina comunale, è possibile conoscere i motivi di tale scelta? Capire in che modo è stato valutato l’immobile e cosa si ha intenzione di realizzare dall’alienazione? Fatto sta che, per la piscina comunale, alle entrate del bilancio vengono previsti: sia i proventi della gestione, che finanziano la spesa corrente; sia i proventi dell’alienazione che finanzierebbero invece spese in conto capitale. Se queste sono le premesse neanche immaginiamo il seguito. Confidiamo, a questo punto, in un intervento di Sua Eccellenza il Prefetto Dott.ssa Tirone, affinché venga ristabilito il rispetto delle regole e del confronto democratico.”

Source: www.irpinia24.it