8 Marzo, la riflessione dell’UGL: “Ripartiamo dalle scuole sulla condizione delle donne”

Diverse le testimonianze raccolte nel dibattito avviato dalla responsabile Pari Opportunità Monica Spiezia

uglfotoAvellino - Il difficile  lavoro di essere donna è il titolo scelto dalla confederazione nazionale dell’UGL a cui la segreteria generale di Avellino, guidata da Constantino Vassiliadis, ha voluto dedicare un momento di riflessione nel corso dell’incontro che si è tenuto nella mattinata presso la sede cittadina di Via Bellabona. Diverse le testimonianze raccolte nel dibattito avviato dalla responsabile Pari Opportunità Monica Spieziache senza retorica, ha voluto soffermarsi il momento difficile che anche l’ Irpinia sta affrontando sotto il profilo occupazionale. E sono soprattutto le donne a rappresentare la fetta di lavoratori più penalizzata: “Si parla tanto dell’emancipazione femminile e dei nuovi traguardi raggiunti in una società sempre più progredita ma, nei fatti, può apparire una stranezza, la donna lavoratrice ha ancora tante difficoltà nel conciliare i molteplici ruoli che deve ricoprire per essere lavoratrice, moglie e madre - spiega Monica Spiezia - Dipenderà dai tempi sempre più accelerati che ci vengono imposti, da figli che richiedono molta più attenzione e spazi ,essendo sollecitati  dai social e da esigenze nuove e in divenire. 

Tutto ricade sulle nostre capacità, talvolta straordinarie, nel far funzionare, in primo luogo, l’azienda famiglia. Una struttura dove, e lasciatemelo dire, è soprattutto attraverso il nostro operato che vengono conciliati tutti i settori e sotto settori. Purtroppo non sempre si riesce a far quadrare i conti  ma quanto meno il bilancio viene chiuso alla pari. Poi ci sono casi per alcuni aspetti tragici per le donne lavoratrici. E’ di questi giorni l’ultima vertenza che si registra in questa provincia e proprio in città, quella delle dipendenti dell’Aias di Via Morelli e Silvati, che dopo essersi impegnate per trenta anni interagendo con persone con disabilità anche gravi e quindi  bisognose anche di un supporto umano, rischiano di perdere il posto di lavoro. Un lavoro che garantisce un welfare a queste famiglie che hanno disagi e che richiede un tipo  di assistenza che deve essere affrontato da professionalità qualificate.”

Drammatico il racconto di Pina Barbati operatrice dell’Aias: “Stiamo pagando un prezzo troppo alto  per una vicenda rispetto alla quale noi possiamo fare ben poco - dice Pina Barbati  RSA UGl dell’Aias di Avellino - Ma non intendiamo fermarci e infatti domani avremo un nuovo incontro con la parte istituzionale cittadina e regionale e con il sindacato per mettere in campo azioni e superare le criticità.  Il centro non può essere disperso anche per il valore che ha per i nostri assistiti”. Un ragionamento quello aperto  dall’UGL avellinese che farà registrare altri momenti di dibattito con l’obiettivo di affrontare questioni legate alla crescita e allo sviluppo dell’Irpinia, provincia oggi affetta dal male delle desertificazione. Tantissimi i giovani che scelgono di andare via e di mettere su famiglia altrove.

Sta diventando preoccupante la diminuzione delle nascite anche da noi. L’Italia è il paese all’ultimo posto in Europa come numero di nascite. Sono anche la mancanza di lavoro e l’incertezza di uno stipendio che demotivano le donne che scelgono, per paura, di non diventare mamme - spiega ancora Monica Spiezia - Così come per il reato di femminicidio, nonostante le diverse misure previste dalla legislazione, che evidentemente vanno affiancate da percorsi di sensibilizzazione e campagne di informazione per le presunte vittime  e per gli stessi uomini. Noi come Ugl abbiamo sempre sostenuto l’importanza di iniziative divulgative che andrebbero attivate già dalle scuole”. Presente anche Diletta D’Argenio, componente del coordinamento donne Ugl che ha concluso :” Il nostro obiettivo rimane quello di tenere alta l’attenzione sul mondo delle donne fatto di tante criticità e problematiche. Vanno individuate soluzioni concrete che ridiano la giusta dignità a persone che ogni giorno resituisco un contributo che è anche il frutto di tante rinunce, ma con la speranza di rendere più vivibile la condizione generale delle donne lavoratrici”.

Source: www.irpinia24.it