Nicholas Ferrante (PD): “Al netto dei sondaggi, il primo partito sarà quello dell’astensione”

Il politico riflette sulle conseguenze della legge elettorale

ferrante“Nei prossimi giorni partirà la campagna elettorale, una delle più difficili. In cui, al netto dei sondaggi, il primo partito sarà quello dell’astensione nonostante l’offerta politica sia variegata. E tutti promettono di tutto, battendo soprattutto sulle tasse: sintomo della difficoltà da parte della politica di saper intercettare i veri bisogni. La temperatura del rancore sociale è altissima, fomentata dal ritorno dei fascismi. Mentre si stanno disegnando i pilastri dell’Europa che verrà, in Italia nessuna forza politica mette in campo un progetto per i prossimi trent’anni. Ne è un esempio il fatto che la nostra campagna elettorale non ha nessuna incidenza sul dibattito europeo e internazionale. Si pensa invece a salvare il salvabile con una legge elettorale dell’inganno, costruita ad hoc per garantire qualche posto in lista attraverso pluricandidature in listini proporzionali e rendere farlocco lo scontro nell’uninominale. Ciò ha permesso ai tanti di muoversi come pedine in giro per l’Italia, per rappresentare la Nazione.. si dice. 

Penso che questo gioco perverso abbia ucciso il rapporto eletto – elettore e sepolto l’idea di Partito Democratico, inteso come partito delle primarie.   Non lo si è capito in fondo, ma a sinistra quando non è l’elettore a scegliere, la passione diventa disaffezione: non mi meraviglio di un PD al 22%. Gli elettori si ricorderanno, al momento del voto, della mutazione genetica del nostro partito. E tutti pagheremo dazio.
Ho imparato in questi giorni che la politica non debba mai diventare degenerazione, dipendenza da un seggio. Ho, per questo motivo, apprezzato la rinuncia di Cuperlo. È oggi un raro esempio. Perché non si fa politica per un seggio sicuro, ma per servizio. L’assillo non deve essere il paracadute in vista della campagna elettorale, ma mettersi nei panni di chi quel paracadute non ce l’ha e fatica ad arrivare alla fine del mese. Invece della reintegra nel seggio, preferirei la reintegra delle aspettative di noi giovani. Troppe volte tradite.”

Nicholas Ferrante, convenzione nazionale PD.

Source: www.irpinia24.it