Avellino- Eventi natalizi al Carcere Borbonico

Tra concerti e spettacoli, la mostra “C’era una volta. Tante storie nella Storia”

WhatsApp Image 2017-12-12 at 14.08.27Avellino- Nel complesso monumentale del Carcere Borbonico stanno per prendere vita una serie di iniziative culturali legate al Natale.  Ci saranno concerti a cura dell’associazione corale Irpini Cantores e dell’associazione Stravinski con la proposta di opere a tema natalizio e l’obiettivo di creare l’atmosfera natalizia. In collaborazione con la scuola di danza Perone la proposta di “quadri coreografici” legati al tema della fiaba, in particolar modo si metterà in scena “La gatta Cenerentola”. Non mancherà una mostra fotografica allestita da Alessandro Montefusco. Saranno esposti dei manufatti di alcune detenute della casa circondariale e altri di ragazzi immigranti dell’associazione “Comunità Accogliente”.

Tutti gli eventi saranno legati da un filo conduttore “C’era una volta. Tante storie nella Storia”, si tratta di una mostra documentaria visitabile dal lunedì al venerdì (dalle 10.00 alle 18.00) e il sabato (dalle 10.00 alle 12.30), con precisione dal 13 dicembre 2017 al 30 gennaio 2018. Per il Natale 2017 il tema sarà la fiaba. Infatti l’Archivio di Stato di Avellino parteciperà all’ evento “L’altro Natale: un Natale favoloso” organizzato insieme alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino. A spiegare il tutto la dottoressa Marisa Bellucci del coordinamento scientifico: “Il nostro compito è stato quello di estrapolare dai documenti delle vicende, microstorie che fanno parte della Grande Storia. Si parte dal codice per poi arrivare ad una narrazione, un racconto (e non poteva mancare tra i protagonisti, per esempio, il Principe Caracciolo) … Piccoli “attori” che saranno sfuggiti alla storia. Abbiamo un po’ romanzato i documenti per renderli più fruibili sotto forma di narrazione. Tra le altre, ci sono storie di internati dei campi di Solofra e Ariano”.

WhatsApp Image 2017-12-12 at 14.07.59“La narrativa popolana costituisce- a prendere parola il professore Aniello Russo- un documento insostituibile dell’archeologia del linguaggio irpino, ma è anche testimonianza proprio dello spirito irpino. Per linguaggio intendo che in alcuni racconti ci sono tracce e frammenti delle lingue originarie (dei Sanniti per esempio), quando parlo dello spirito irpino voglio dire che la fiaba irpina non è uguale alla fiaba napoletana che è più ironica. La nostra è più dionisiaca, spontanea e ancestrale. Noi leggeremo un racconto creato dalla fantasia di un narratore popolare irpino “Compare porco e compare ciuccio”. Il mio auspicio-  ha concluso la conferenza di presentazione il professore Russo, autore di “Fiabe e racconti d’Irpinia” –  è che le fiabe abbiano il loro spazio alla riscoperta dell’identità vera degli irpini nel mondo di oggi”.

G.B.

Source: www,irpinia24.it