Avellino- Insieme per una città migliore

L' orientamento strategico delle associazioni per la riqualificazione e fruibilità

La conferenza

La conferenza

Avellino- Si è appena conclusa la conferenza stampa presso il Campus Tam Tam al fine di spiegare i punti salienti della “redazione del documento di orientamento strategico per il Programma integrato città sostenibile Pics” attinente ai fondi europei. Il progetto, in sintesi è volto alla riqualificazione del centro storico di Avellino per ripristinare le antiche funzioni di luoghi abbandonati a sé come il plazzo Victor Hugo e la valorizzazione e la restaurazione della via dei Mulini (Mulino dell’infornata, Mezzano, de Pede, Sant’Uomo, de Piano, alla Puntarola), bonifica del fiume Fenestrelle, illuminazione nel centro storico, dei beni storici e archeologici della città, eliminazione delle barriere architettoniche e la costruzione di una ciclovia, la rigenerazione di immobili inutilizzati al fine di creare degli studentati,  ripristino del parco del Teatro Gesualdo, la riconversione del Parco Santo Spirito, rigenerazione di Borgo Ferrovia, la riqualificazione di Rione Valle e il completamento dei lavori di piazza Castello.

Molte le associazioni coinvolte quali: Cgil, l’Arci, Libera, Enterprise, Don Tonino Bello, Irpinia-Altruista, Unione degli studenti, Comitato collina della Terra, Social district centro storico, Asd Tenuta Serpico, Arci Rifuoglio, Federconsumatori e Sunia.

“Siamo insieme- ha esordito Stefano Iannillo di Arci Enterprise- perché è necessario far squadra e mettere a confronto orizzonti condivisi. Abbiamo steso questo documento per riprogettare servizi a uso della comunità per un processo virtuoso che possa impiegare i Fondi europei per ricreare l’intesa. Una commissione per la massima trasparenza coinvolgendo imprese che guardano al fattore sociale”.

Focus sull’emergenza disoccupazione, patrimonio artistico in degrado e immigrazione a favore dell’integrazione.

“Nonostante i tempi ristretti per creare una vera partecipazione dal basso,- a prender parola Stefano Iandiorio di Arci- abbiamo voluto portare avanti questa manifestazione di interesse per il contrasto alla povertà e al disagio dovuti dalla disoccupazione sempre più imperante. Avellino deve riscoprire la sua identità per far rinascere un centro storico che appare ora come abbandonato e potenziare la fruizione dello stesso. Porte aperte per chi volesse collaborare…”.

“La città ha un centro storico senza dignità,- ha continuato Franco Fiordellisi di Cgil- una luogo senza memoria che rischia di arrendersi a tutto. Voglio sottolineare le criticità di Valle con prefabbricati del post sisma e zone ai limiti di vivibilità e legalità. Non solo, piazza Carlo Festa rischia di diventare un non luogo. Bisogna utilizzare il massimo della trasparenza. Urge dare opportunità a queste associazioni…”.

E infatti è stato sottolineato anche il problema della “non sede” del Laceno D’oro, il teatro in decadimento e la scarsità di parcheggi per le auto.

Anche la Don Tonino Bello è a favore della rete di partecipazione che si è creata, in cui ognuno deve poter dire la propria dal lato del volontariato poiché “la storia di questo progetto non ha altri fini se no quelli al contrasto del disagio e dispersione”.

“Abbiamo partecipato per collaborare con altre realtà- ha concluso Massimo Vietri Del Comitato “Collina della Terra”- con proposte legate al centro storico. Il nostro contributo è circa le proposte di restauro del palazzo Victor Hugo. Perché i luoghi non fruibili vengono ciclicamente vandalizzati. Dalle “amministrazioni” aspettiamo sempre un segnale che non arriva…”.

G.B.

 

Source: www.irpinia24.it