Napoli- Oggi si inaugura la mostra di Piscitelli

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filoNapoli – Oggi, sabato 28 ottobre, alle ore 19.oo verrà inaugurata “Tutto questo l’ho fatto solo per te”, terza personale dell’artista e grafica napoletana Vittoria Piscitelli. A cura di Maria Pia De Chiara, Federica De Rosa e Corrado Morra, la mostra d’arte contemporanea sarà esposta presso la Mapilsgallery di Napoli dal 30 ottobre al 14 dicembre.

Vittoria Piscitelli è un’artista visiva, la cui ricerca predilige le tecniche del collage e del ricamo. Di recente la sua attenzione è rivolta alla parola scritta, quale ricerca di elementi perenni della comunicazione affettiva e recupero degli aspetti solenni propri dell’essere umano. In occasione di questa personale, la materia pittorica lascia spazio all’antichissima arte del ricamo. I suoi lavori evocano quale motivo ricorrente il discorso amoroso, declinato nella sorpresa del presente, nella nostalgia del passato e nell’attesa del futuro.

“Il discorso amoroso è un’occasione, una scusa, per parlare non tanto dell’altro, ma di quanto ognuno di noi sia disposto a oltrepassare il proprio limite per tentare di ottenere qualcosa. Lo stesso medium del ricamo – che di per sé è una tecnica molto lenta, molto paziente, molto faticosa – mette a dura prova la gestione di noi stessi e della nostra sfera emotiva”, ha ribadito Vittoria Piscitelli.

Esemplificazione artistica, poetica ed emotiva del sacrificio, la mostra accoglie unicamente due colori – il bianco della tela e il rosso del filo. Un filo rosso che si lega alle sue produzioni precedenti, in particolar modo alla mostra “Abat-jour” del 2015, all’ interno della quale l’artista aveva indagato più propriamente la sfera affettiva dei legami familiari. Eppure, la relazione con l’altro assume nella sua terza personale una connotazione mono-intenzionale, approfondendo la pervasività dell’unilateralità della parola.

Recuperando il romanzo epistolare, l’artista restituisce valore al linguaggio, vanificato nel XXI secolo dalle nuove tecnologie e dalla volatilità della materia virtuale, tentando con le proprie opere di “ridare senso alle cose, che invece il linguaggio del web tende a sgretolare”. In un nulla anche cromatico, le parole restano spesso sospese e l’interruzione si trasforma essa stessa in un messaggio. “Usare questo medium ha obbligato me stessa – classe 1989 – a recuperare il tempo e, quindi, anche la pesantezza del contenuto delle cose che in questo tempo si svolgono”, continua Vittoria Piscitelli. 

Figlia della performance art e di autori come la Abramovic, Yoko Ono e Roland Barthes, in occasione di questa personale l’attenzione sarà rivolta alla profondità del lavoro, del sacrificio e della dedizione che si celano “dietro l’oggetto”, ha concluso infine la stessa artista napoletana.

www.vittoriapiscitelli.it

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