“E’ la riscossa di 27 milioni di cittadini italiani quello che è successo a Torino. Quelli che nel 2011 hanno detto NO alla privatizzazione del nostro oro blu con uno dei più storici referendum italiani. Vedi anche tu chiaramente che il M5S è l’unico che può cambiare questo Paese e rispettare la volontà dei cittadini italiani? Mai la sinistra di governo di questo Paese e di Torino ha rispettato questo referendum”. A parlare il deputato del M5S Luigi Gallo in un post su Facebook.

“Sono fiero del percorso 5 stelle di Torino per fermare la scalata dei privati per Smat verso un’azienda di diritto pubblico che reinveste tutto nella rete. Niente più Spa. La strada di Torino va perseguita in tutta Italia ed è quello che deve accadere anche in Campania, con la GORI, una società privata nel mirino della Corte dei Conti che sta indagando per le consulenze, le trasferte, telefoni , incarichi affidati a personale esterno”.

“Gli sprechi che fanno aumentare le bollette, gli sprechi insiti nel modello di una gestione privata che deve fare affari con quello che Papa Francesco definisce Madre Acqua, deve fare affari e non investe nelle reti e nella manutenzione. Tutto questo è mercificare la propria madre, un atto inqualificabile” .

“E’ il momento di compiere, dopo Torino, un secondo passo, lottando Senza se e senza ma per liquidare Gor e mandare via il soggetto privato dal nostro territorio. Lo dico a tutti i consiglieri comunali del M5S, a tutti i consiglieri regionali, a tutti gli attivisti sul territorio campano. Date battaglia senza esclusione di colpi, parlate con i cittadini, informatele delle nostre azioni per la Liquidazione della Gori e il passaggio verso un ente di diritto pubblico. Ho condotto già un incontro con il presidente di Acea con la rete dei sindaci per l’acqua pubblica che ha detto a chiare lettere che vogliamo la liquidazione della Gori. Una strada che è percorribile secondo il presidente di Acea”.

“Dobbiamo proseguire - conclude Gallo – verso l’orizzonte dell’acqua pubblica perché la storia della ripubblicizzazione dell’acqua reclama di essere raccontata, vissuta e combattuta. Ad alta voce”.

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