“Binario morto”: un’iniziativa per raccontare l’ex Isochimica

L'appuntamento è per mercoledì 27 Settembre alle ore 18.30 presso il Centro Sociale Samantha della Porta

cgil libera conferenzaUn titolo provocatorio quello scelto per l’iniziativa nazionale nata dalla collaborazione tra Libera, Legambiente e Cgil, con il patrocinio del Comune di Avellino: “Binario morto – Verità, giustizia e speranza sulla vicenda dell’ex Isochimica”. Un incontro che ha come scopo principale quello di raccontare la storia, di mantenere vivo il ricordo e di fare luce sui punti oscuri di una questione ancora dolorosa per chi l’ha vissuta in prima persona.

“Un titolo scelto non a caso – dice Francesco Iandolo, referente provinciale di Libera – perché vogliamo trasmettere l’idea di quello che è stato e che non dovrà mai più essere. Abbiamo voluto portare la vicenda a livello nazionale perché esistono altre realtà simili a quella dell’Isochimica e vogliamo far sì che questa possa essere una lezione per le generazioni future”.

All’appuntamento, che si terrà mercoledì 27 Settembre alle ore 18.30 presso il Centro Sociale Samantha della Porta, parteciperanno il sindaco di Avellino, Paolo Foti, Nicola Abrate, operaio ex Isochimica, Gigi Maraia dell’Associazione Ariano in Movimento ed ancora interverranno Michele Buonomo di Legambiente, Maurizio Landini di Cgil e Don Luigi Ciotti di Libera. A moderare l’incontro sarà Rosy Battaglia, da sempre impegnata sulla questione amianto in Italia.

“L’iniziativa è nata – spiega Iandolo – perché vogliamo tenere alta l’attenzione su una vicenda legata non solo alle condizioni dei lavoratori, ma anche all’ambiente, alla salute e al territorio”. E continua: “Vogliamo riportare il processo dell’ex Isochimica dove è giusto che venga fatto: nella città di Avellino. A questo proposito presto avvieremo una petizione popolare e chiederemo al Prefetto di mediare tra le parti”.

Presenti alla conferenza stampa di presentazione dell’evento anche Franco Fiordelisi, segretario Cgil, Nicola Abrate, operaio ex Isochimica, Gigi Maraia dell’Associazione Ariano in Movimento e Antonio Giannattasio di Legambiente. “Il rischio è ancora vivo e la ferita ancora aperta – ha commentato proprio Giannattasio – La bonifica non deve essere un punto di arrivo, ma di partenza. Deve essere un riscatto per il futuro dell’area e delle persone che vivono lì”.

“La vicenda dell’ex Isochimica è paradigmatica di tutto quello che non dovrà mai più succedere né ad Avellino, né nel Mezzogiorno e tantomeno in Italia” – ha aggiunto Fiordelisi – “La fame di lavoro non può e non deve più portare alla morte”.

“Questa iniziativa – interviene Maraia di Ariano in Movimento – è il simbolo che l’indifferenza sta lasciando il posto alla conoscenza. Stiamo scrivendo una nuova pagina di partecipazione dopo anni in cui i governi nazionali e locali non si sono curati di ciò che stava accadendo”.

“Binario morto” non rimarrà un’iniziativa isolata. Tra i desideri di Libera, conclude Iandolo, c’è quello di “provare a sistemare tutto il materiale sull’ex Isochimica che in questi anni abbiamo raccolto per realizzare un piccolo archivio online da rendere disponibile a chiunque vorrà conoscere la storia”.

Source: www.irpinia24.it