Siccità – D’Agostino: “Aziende olivicole rischiano il tracollo, dichiarare subito lo stato di calamità”

Il deputato di Scelta Civica ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina

siccitRoma – Il deputato di Scelta Civica, Angelo D’Agostino, ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, per sapere quali iniziative intenda adottare a sostegno delle aziende agricole colpite dalla siccità, in particolare gli olivicoltori, e se intenda accogliere la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità avanzata dalla Regione Campania. “Secondo le organizzazioni degli olivicoltori, – si legge nell’atto di sindacato ispettivo –  la prolungata assenza di piogge sta rischiando di compromettere in maniera definitiva la campagna olivicola 2017, prolungando una crisi produttiva che si protrae da tempo e che rischia di essere letale per le aziende del settore”.“In molte aree del Sud del Paese, Campania e Calabria in particolare, non piove dal mese di ottobre”, aggiunge D’Agostino.
 
“Il Consorzio nazionale Unasco, continua D’Agostino, che unisce i produttori olivicoli che si sono uniti in filiera per raggiungere standard elevati di qualità del prodotto, ha rilevato che i pozzi e i corsi d’acqua sono a secco e la straordinaria fioritura degli ulivi dei mesi scorsi, che faceva prevedere una produzione finalmente copiosa, vede ora gli alberi in grande sofferenza, con foglie ripiegate su se stesse e olive che cadono prima di maturare”. “Ci troviamo dinanzi – osserva il Deputato – a una nuova crisi per il settore olivicolo che, dopo quella dell’anno scorso, rischia di mettere definitivamente in ginocchio le tantissime aziende del Paese e della nostra regione. Non solo: è una siccità che potrebbe avere conseguenze drammatiche su tutte le produzioni agricole.” “Pertanto – chiude D’Agostino – auspichiamo il tempestivo intervento del Ministro, che è chiamato non solo a dichiarare lo stato di calamità, ma anche a programmare interventi a sostegno di tutte le aziende agricole in sofferenza, in particolare quelle del settore olivicolo”.
Source: www.irpinia24.it