“Buona merenda a scuola”, Slow Food Avellino tornerà tra i banchi anche il prossimo anno

L'assessore alle politiche culturali Bruno Gambardella: “L'esperimento sarà replicato, altri comuni della provincia si sono già mostrati interessati al progetto. Che la città capoluogo possa fornire agli altri comuni degli spunti sui quali lavorare è sicuramente motivo di soddisfazione”

frutta-frescaAvellino – Si è tenuta questa mattina, presso la Sala Stampa di Palazzo di Città la presentazione dei risultati del progetto “Buona merenda a scuola” dell’associazione Slow Food Avellino, iniziativa patrocinata dal Comune. Alla conferenza sono intervenuti l’Assessore alle politiche culturali Bruno Gambardella, il dott. Carlo Iacoviello di Slow Food Avellino, la dott.ssa Marta Marini e il dott. Renato Tizzano.

Un progetto, quello di “Buona merenda a scuola”, il cui obiettivo principale è stato di educare non solo bambini e ragazzi, ma anche genitori e docenti, alla cultura dell’alimentazione sana. Per farlo, l’associazione Slow Food Avellino ha puntato su incontri didattici ed informativi, affiancati da momenti di degustazione dei prodotti di eccellenza del nostro territorio, promuovendo non solo l’economia territoriale, ma anche il principio del chilometro zero.

L’assessore alle politiche culturali Bruno Gambardella ha così riassunto i risultati dell’iniziativa: “Si chiude questa prima fase del progetto, una fase che è stata sperimentale e che ha riguardato solo alcune scuole cittadine. I risultati sono molto incoraggianti. Bambini, genitori, dirigenti scolastici, personale della scuola – continua – si sono avvicinati ad un mondo, quello dell’alimentazione sana, della quale spesso si parla, ma che difficilmente nelle nostre scuole si riesce a realizzare. È più facile mettere un distributore di merendine preconfezionate che consentire ai bambini di consumare prodotti genuini, ma comunque appetitosi”. 

L’esperimento sarà replicato – dichiara – altri comuni della provincia si sono già mostrati interessati al progetto. Che la città capoluogo possa fornire agli altri comuni degli spunti sui quali lavorare è sicuramente motivo di soddisfazione”.

Bilancio positivo anche per il dott. Carlo Iacoviello di Slow Food Avellino: “Grande entusiasmo da parte dei ragazzi e preziosa la collaborazione dei dirigenti scolastici e del corpo docente. Grazie a quest’iniziativa scopriamo di avere nel nostro territorio tutte le risorse necessarie per fare una buona merenda e per un’alimentazione sana. Il nostro obiettivo – continua – è quello di entrare in quante più scuole possibili, incontrare i ragazzi e chiedere loro quali sono le loro abitudini, perché solo capendo questo noi possiamo migliorare”.

A fornirci alcuni dati, raccolti con questionari proposti agli alunni prima degli incontri, è il dott. Renato Tizzano. Dati che hanno sottolineato come la colazione, che dovrebbe essere uno dei pasti principali della giornata e , perciò, sostanzioso e nutriente, sia invece piuttosto sottovalutato dai più giovani. “Abbiamo constatato che la media di bambini che non fa colazione la mattina si attesta sul 9%, anche se c’è stato qualche caso in cui il 16% dei bambini ha dichiarati di saltare il primo pasto della giornata. Ci sono scuole – prosegue – in cui addirittura il 53% ha l’abitudine di consumare a colazione salatini, pizzette e merendine. Abbiamo quindi cercato di trasmettere ai bambini il concetto che il 30% delle calorie quotidiane debbano essere assunte proprio durante la colazione e di quanto sia importante non saltarla perché avviene dopo il lungo digiuno delle ore notturne. Speriamo di essere stati utili alla formazione non solo dei bambini, ma anche della comunità” – conclude.

Interviene alla conferenza anche la dott. Marta Marini, una delle professioniste impegnate nell’iniziativa: “Gli incontri che abbiamo proposto ai ragazzi hanno trattato quelli che sono gli aspetti preventivi per il mantenimento del buono stato di salute attraverso l’alimentazione  e la cultura della tradizione e della salute. I ragazzi hanno risposto in maniera positiva sia alla fase didattica degli incontri che a quella di degustazione. Quest’anno abbiamo voluto focalizzare l’attenzione sulla merenda - dichiara – cercando di trasmette il concetto di una pausa ricreativa, ma con un consumo consapevole del cibo. Si è creato un rapporto di fiducia reciproca con i ragazzi che ci fa ben sperare sia per l’applicazione dei concetti trasmessi, sia per la continuità del progetto stesso” ha concluso.

L’associazione Slow Food è già a lavoro per portare avanti il progetto anche durante il prossimo anno scolastico, con l’obiettivo di raggiungere quante più scuole e alunni possibili, sempre alla scoperta di prodotti di eccellenza, di cui il nostro territorio è ricco e che meritano la possibilità di essere conosciuti ed apprezzati.

Source: www.irpinia24.ir