Nusco – Spettacolo dedicato a Francesco De Sanctis

L'appuntamento è per sabato 17 giugno, alle ore 19.00, presso l’auditorium del Palazzo Vescovile

francesco-de-sanctisNusco - Sabato 17 giugno, alle ore 19.00, presso l’auditorium del Palazzo Vescovile di Nusco, gli studenti del Liceo classico e del Liceo scientifico dell’IISS “Rinaldo d’Aquino” di Montella metteranno in scena la pièce teatrale “La poesia è la ragione messa in scena” scritta da Sofia Dutto e Chiara Porcelli (suggerimenti e supervisione di Paolo Saggese), regia Luigi Grosso. Introdurrà la serata la prof.ssa Emilia Strollo, Dirigente scolastico dell’IISS “Rinaldo d’aquino”, il prof. Paolo Saggese e il regista Luigi Grosso.

Interpreti dello spettacolo saranno: voce narrante, Pio Mangone; Nonna: Viviana Fiorentino; Ciccillo, De Sanctis bambino: Andrea Della Vecchia; Leopardi: Andrea Del Sordo; Silvia / D’Andrea: Maria Cristina Vigilante; De Angelis: Carmen Dell’Angelo; Marchese Puoti: Cristian Dell’Angelo; Virginia Basco: Alessia Volpe; Grazia Mancini: Cristina Prudente; Secondo carcerato: Raffaele Della Vecchia; Marietta Testa Arenaprimo: Piera Fiore; De Sanctis: Lorenzo Buccino; Primo carcerato: Giuseppe Meluzio; Irpinia: Barbara Cesarano; De Sanctis: Antonio Mongelluzzo; Comparse: Michela Napolillo, Verdiana Rullo, Maria Elisa Volpe, Alessia Mottola; Garibaldi: Alessandro Schiavone; Aiuto tecnico: Marta Assunta Sichinolfi, Raffaele Sichinolfi; Aiuto regista: Sofia Dutto e Chiara Porcelli; Regista: Luigi Grosso.

Questa iniziativa è stata realizzata in occasione del “Bicentenario desanctisiano” per far sì che i giovani si rendano protagonisti della riscoperta del loro grande conterraneo. Nella prefazione al volumetto, che riporta il testo dell’operetta teatrale, si scrive: “In occasione delle Celebrazioni per il Bicentenario Desanctisiano, l’IISS “Rinaldo d’Aquino” ha inteso contribuire all’omaggio doveroso allo storico della Letteratura, al pensatore, al politico, al Ministro Francesco De Sanctis attraverso un progetto della memoria rivolto ad una conoscenza essenziale di un uomo, che ha contribuito non solo alla costruzione della “nuova Italia”, ma ha anche contribuito alla storicizzazione della nostra stessa cultura nazionale e all’edificazione di una nostra cultura identitaria.

Ma il modo migliore per fare sì che i giovani si riappropriassero di Francesco De Sanctis non era, a nostro avviso, la lezione cattedratica, calata dall’alto, senza un’esperienza viva della cultura, ma passiva e superficiale. Piuttosto, il nostro obiettivo si concretizzava nel rendere protagonisti i nostri giovani proponendo loro l’intellettuale nella sua forma familiare e informale, nell’intimità della sua vita, nella freschezza delle sue passioni, nella forza dei suoi ideali. E così, abbiamo proposto De Sanctis attraverso De Sanctis, ovvero gli studenti hanno letto gli scritti autobiografici del critico letterario, La Giovinezza, Un Viaggio elettorale, le Lettere e gli scritti politici, il celebre “Discorso di Trani” del 1883, il suo testamento politico, in cui lo studioso si presenta nella sua semplicità. E, dunque, per ripetere le parole di Pasquale Villari, uno dei migliori allievi del Ministro irpino, gli studenti hanno così scopetto “chi era il professore De Sanctis”. In questa pièce voi potrete trovare una risposta, parziale, ma profonda, a questa domanda. Scoprirete il De Sanctis bambino, che gioca con gli amici a Morra Irpino, il fanciullo, che studia a Napoli e sogna la gloria, il giovane, che incontra Leopardi, il professore a venti anni già divenuto maestro per la migliore gioventù meridionale, il rivoluzionario del 1848, il “carcerato” di Castel dell’Ovo (1850-1853), l’esule di Torino e Zurigo, il Governatore di Principato ultra (settembre – ottobre 1860), il Ministro, il Parlamentare, lo storico della Letteratura”.

 

 

 

Source: www.irpinia24.it