Amministrative 2017 – Intervista ad Anna De Venezia, candidata con “Scegliamo Atripalda”

L'amore per la sua città e in particolare per il centro storico nasce diversi anni fa quando gestiva nel cuore antico di Atripalda un laboratorio di restauro di libri antichi: "E' una zona che mi è rimasta familiare, il mio desiderio è farla rivivere"

18839317_1983014558602311_6188406303092919545_nL’amore della candidata della lista “Scegliamo Atripalda”, Anna De Venezia, per la sua città e in particolare per il centro storico nasce diversi anni fa, precisamente nel 2000, quando aprì proprio nel cuore antico della cittadina del Sabato un laboratorio in cui restaurava libri antichi. “E’ una zona che mi è rimasta familiare”, dice De Venezia a Irpinia24. Uno degli obiettivi principali della compagine guidata da Giuseppe Spagnuolo è appunto la riqualificazione del centro storico. Non a caso proprio lì ieri sera i candidati hanno incontrato la cittadinanza e dopo il comizio è seguito un momento conviviale.

Noi non abbiamo un centro storico vivo come gli altri paesi, afferma De Venezia. Mi piacerebbe che venga vissuto dagli atripaldesi con mercatini, manifestazioni, con un aiuto concreto che faccia rifiorire il commercio e l’artigianato. Nel 2000 l’apertura della mia attività fu incentivata dall’amministrazione comunale che diede ai giovani un sostegno economico con l’obiettivo di rivitalizzare la zona e nacquero così una decina di attività. Quando si teneva manifestazione “Giullarte” il centro storico era molto frequentato. Però poi è stato fatto altro per richiamare gente anche negli altri periodi dell’anno e dare visibilità alle attività presenti”.

Come mai ha scelto di candidarsi con la lista “Scegliamo Atripalda” a sostegno del candidato sindaco Giuseppe Spagnuolo?

Conosco da tempo Giuseppe Spagnuolo, è una persona affidabilissima ed è molto preparato. Mi è stata data questa opportunità e l’ ho accolta con entusiasmo, ma anche con grande coraggio. Non ho mai fatto attività politica e non mi sono mai messa in gioco in questo senso. Però ho pensato che invece di lamentarci sempre possiamo fare qualcosa per cambiare qualcosa. Quindi, l’intenzione è quella di lavorare per il bene della mia città se mi verrà data la possibilità. Abbiamo parlato del centro storico, ma anche il resto di Atripalda è abbandonato a se stesso. Io abito a via Appia ed è una strada sporca che puntualmente si allaga quando piove per la mancata pulizia delle caditoie. Gli alberi sono malati, pieni di pidocchi e insetti, non c’è cura e tutto ciò non è accettabile per un paese civile. L’intento è riuscire con questa nuova amministrazione a risanare un po’ tutte le criticità esistenti. Anche perché credo che per un’ordinaria amministrazione non ci sia bisogno di grandi fondi”.

Cosa pensa delle dichiarazioni dell’attuale sindaco che vi considera un’”accozzaglia” ?

Lui ne fa un punto di forza, però credo che le diversità possono essere una ricchezza.  Il confronto e la discussione possono portare a qualcosa d buono e costruttivo, non le provenienze politiche. Siamo undici nuovi che non hanno mai amministrato e non ci siamo prima di ora mai candidati. In questo senso credo non ci sia nulla da sottolineare così come lui sta facendo”.  

E sul fatto che nei prossimi cinque anni completerà il programma elettorale presentato alla città nel 2012?

Spagnuolo dice che ha messo le basi, però a un amministratore vengono dati cinque anni che poi venga riconfermato è un’altra storia. In questi cinque anni non bisogna gettare solo le basi, ma iniziare almeno a costruire. Noi non abbiamo visto niente di cominciato. Se vediamo, poi, che il paese è arretrato rispetto a cinque anni fa qualcosa non quadra. Da elettore, se non fossi stata adesso coinvolta, non gli avrei dato fiducia”.

In merito alla questione “ritorno del mercato in Piazza”, uno dei punti principali di questa campagna elettorale, come si pone “Scegliamo Atripalda”?

Il mercato è una realtà che bisogna valutare bene, è una tradizione antichissima per Atripalda. E’ stato messo nel Parco della Acacie quando era nato per altri scopi. Dopo cinque anni doveva essere almeno ben regolamentato. Il Parco, invece, dopo che la fiera settimanale termina e gli ambulanti vanno via rimane sporco e le norme igienico – sanitarie vengono meno. Eppure lì ci giocano i bambini, io stessa ci passeggio quotidianamente con il cane. Se il mercato rimane lì deve essere almeno ben organizzato, la zona deve essere disinfettata e ripulita. Ma deve essere anche ben distribuito e maggiormente assemblato nella zona Parco, in modo da liberare via San Lorenzo e non ostacolare la circolazione. Nel nostro programma c’è intenzione di studiare la questione e riportarlo al centro. Le normative sono diverse rispetto a diversi anni fa quando si svolgeva in Piazza Umberto I. Questa amministrazione ha sempre posticipato i vari tempi nei mesi, ma c’è una cosa che non stanno dicendo. Da qui a poco partiranno i lavori di riqualificazione del fiume Sabato da parte della Provincia. Quindi da qui a un anno e mezzo è impensabile  spostare il mercato in Piazza e già con tempi da loro previsti in campagna elettorale non ci siamo. In questo anno e mezzo noi ci riproponiamo di progettare al meglio il ritorno in Piazza, in quanto non possiamo pensare di chiudere strade principali al centro di Atripalda e gli ambulanti di prodotti alimentati devono essere ben collocati e regolamentati”.

Altri obiettivi principali del vostro programma elettorale?

L’ambiente, impianti sportivi e attività per i giovani, parchi giochi per bambini e ville da usufruire in modo diverso. La stessa Villa comunale è abbandonata a se stessa e deve essere riqualificata. Pensiamo agli anziani, dovremmo dare dei servizi e diminuire la solitudine in cui vivono. Vogliamo dare maggiore attenzione alle periferie, il più delle volte dimenticate. Abbiamo delle buone idee anche per aggregare gli atripaldesi che ormai vanno altrove per divertirsi. Si avverte questo distacco tra i cittadini, forse perché non ci sono più eventi o manifestazioni che possono riportarli in Piazza e farli rapportare amichevolmente”.

Un pensiero sulle altre liste.

Il Movimento Cinque Stelle può essere attrattivo in un momento di protesta, però non credo sia abbastanza preparati per amministrare un paese. Non mi piace parlare degli altri o giudicare. Posso solo dire che mi fido di Giuseppe Spagnuolo perché sono anni che cerca di amministrare questo paese, si è messo in gioco tante volte per cui conosce bene la macchina amministrativa e, come ho già detto, è preparato professionalmente. Dall’altra parte nonostante siano delle brave persone c’è un po’ di carenza sotto questo aspetto. Nella nostra lista siamo variegati perché sono state messe persone come me che non hanno avuto esperienza affiancate da persone già navigate nel campo dell’amministrazione o della politica. L’esperienza ci vuole non ci possiamo avventurare in qualcosa che già di per sé è un po’ spaventoso perché non sappiamo alla fine che troviamo”.

Source: www.irpinia24.it