Carlo Sibilia: “Il M5S rappresenta la possibilità di mettere in pratica tecniche concrete contro l’inquinamento ambientale”

L’argomento sarà ripreso anche al convegno che si terrà presso il Complesso monumentale di Santa Chiara a Solofra

20170601_170021Avellino – Si è tenuto oggi alle ore 16.00 una conferenza sull’inquinamento ambientale, focus del Movimento 5 Stelle, per risanare la Valle del Sabato e la Solofrana. Hanno preso parte all’incontro il Prof. Alessandro Piccolo, Docente dell’Università Federico II di Napoli e Direttore del Cermanu (centro interdipartimentale di ricerca sulla risonanza magnetica nucleare per l’ambiente, l’agro alimentare ed i nuovi materiali), la Senatrice Paola Nugnes, capogruppo M5S in Commissione Ecomafie, il deputato irpino del M5S Carlo Sibilia e Michele Pirolo, candidato sindaco di Solofra. L’argomento sarà ripreso anche al convegno dal titolo “Inquinamento ambientale, dalle soluzioni politiche alle soluzioni scientifiche” che si terrà nel pomeriggio presso il Complesso monumentale di Santa Chiara a Solofra.

Il M5S spiega come la scienza può entrare in campo per risolvere i problemi che riguardano il territorio, Carlo Sibilia sottolinea: “E’ una tappa che vuole spostare il problema dalla politica delle chiacchiera ai fatti. Questo è un argomento cavalcato nelle campagne elettorali, che trasferisce l’interesse e i voti. Il nostro intento non è spaventare le persone, ma assumerci la responsabilità di soluzioni scientifiche esistenti. Dopo decenni di speculazioni sull’argomento, il M5S rappresenta la possibilità di mettere in pratica tecniche concrete contro l’inquinamento ambientale”.

E’ un quarto di secolo che si ipotizzano grosse problematiche ambientali per Solofra. Sono state anche dichiarate dal Ministero: la prima volta nel 2003/2004 quando si ha avuto il primo stralcio di vulnerabilità dell’area, poi nel 2005 quando la stessa è stata ritenuta potenzialmente inquinata, e infine nel 2008. “Sono due anni che sappiamo esattamente quali sono i valori eppure non si fa ancora niente. E’ prima di tutto una volontà politica. Spiega Paola Nugnes  - Per quanto riguarda le soluzioni tecniche si sta iniziando ad andare nella giusta direzione per la cultura delle bonifiche”. Si sta decrescendo nella percentuale di trasporto in altro sito dei terreni inquinati. Fino a pochi anni fa era del 55% e oggi si è scesi al 45%. Le sostanze che sono state disperse hanno creato un disagio su i cittadini per quanto riguarda i pozzi ma anche sulle industrie. “Ci deve essere più certezza sui dati – continua la Senatrice – e bisogna normare le aziende che sversano. L’impresa pulita su questo territorio può coesistere”.

Il Prof. Alessandro Piccolo illustra le disposizioni alternative come creare un tavolo tecnico scientifico che affronti ogni problema specifico con le giuste soluzioni tecnologiche, senza importare risoluzioni adottate altrove. Una soluzione innovativa è legare la bonifica dei suoli inquinati all’economia circolare e al compostaggio degli organici della raccolta differenziata. “In questo modo si ottiene un materiale compostato che è molto vantaggioso e può essere utilizzato per “lavare” il suolo. Spiega Piccolo – Questi prodotti hanno una grande efficienza, possono togliere l’80% di inquinanti organici  e il 50% di metalli pesanti con un solo lavaggio. Ciò significa anche migliorare le funzioni biologiche del suolo”. 

Source: www.irpinia24.it