Successo per la presentazione del libro dell’Avvocato Antonio Froncillo a Parma
Il coautore ha spiegato che il volume fa emergere dagli avvenimenti storici i motivi che nei millenni hanno cagionato i conflitti con tutta la loro sequela di morte, dolore, lutti, povertà e fame
Grande successo ha riscosso l’Avv. Antonio Froncillo, che presso l’Auditorium della Casa della Musica di Parma ha presentato il libro “Dalle radici delle guerre le ragioni della Pace”, scritto a quattro mani col Dott. Gerardo Navazio, Presidente di Assisi Pax International. Il coautore, intervistato dal Dott. Giuseppe De Filippi, Vice Direttore del TG5, ha spiegato, davanti ad un folto ed attento pubblico, che il volume fa emergere dagli avvenimenti storici i motivi che nei millenni hanno cagionato i conflitti con tutta la loro sequela di morte, dolore, lutti, distruzioni, povertà, fame. Ne è derivata un’opera per nulla buonista, che, senza infingimenti, dice pane al pane e vino al vino, condanna le irriducibili e rovinose passioni dell’uomo, a partire dalla gelosia e dall’invidia, che furono la causa del primo omicidio della storia, quello del mite Abele per mano del fratello Caino, fino alla smania di potere ed, ancor peggio, di dominio, che è stata alla base di troppe lotte fratricide, faide, congiure, complotti, guerre sanguinose.
“Il potere, ha spiegato il saggista, già autore di una decina di fortunate pubblicazioni, troppe volte arriva a far perdere addirittura … la dimensione umana, tant’è che nella storia non pochi sovrani si sono fatti chiamare “dominus ac deus” ed annoverare “in deorum numero”, secondo un’espressione di Svetonio”. “La guerra, ha continuato Froncillo, nasce, dunque, soprattutto nelle menti, nella stravaganza e nell’illogicità di certe posizioni, come pure di alcuni principi, tra cui quello di credere che le proprie idee, le proprie dottrine, il proprio credo abbiano la certezza di costituire l’unica ed esclusiva verità, in ragione della quale è possibile arrogarsi il diritto, se non proprio il dovere, di imporre agli altri la propria egemonia culturale, anche con la violenza, con la forza, col terrore. La causa principale delle guerre resiede, però, nel gap tra popoli ricchi e popoli poveri, tra chi ingrassa e chi soffre la fame. Allora il divario genera odio, sfocia in aperta rivolta, oppure accende la voglia di approdi sereni, che è alla base di un’incessante migrazione, fuga, anche avventurosa, perigliosa da territori martoriati da sanguinosi conflitti o da una deprimente povertà, non sempre determinata dall’aridità del suolo, che, talvolta, preserva, invece, incalcolabili tesori minerari, il cui sfruttamento raramente arreca adeguati ed equanimi vantaggi alle popolazioni locali“.
Nondimeno, il malessere ed il disagio, che avvolge le baraccopoli delle periferie degradate delle opulente città dell’Occidente, costituiscono spesso fertile terreno di coltura per idee e disegni criminali, per cui vale l’ammonimento del Machiavelli nelle “Istorie fiorentine”, secondo il quale “non fu mai savio partito far disperare gli uomini, perché chi non spera il bene non teme il male”. “Allora, ha osservato l’intervistato, suona quanto mai urgente il richiamo di Papa Francesco ai governi perché adottino politiche inclusive, intese a promuovere la piena cittadinanza di tutti, attraverso lo sviluppo generale, l’equità e la giustizia sociale“. A Froncillo, che si prepara per un altro appuntamento di presentazione del libro già sabato prossimo a Bari, sono giunte, intanto, le congratulazioni del Presidente della Confederazione Elvetica, Doris Leuthard, che si compiace per il suo impegno per la Pace.