Al “Teatro d’Europa” musica Blues con i “The Jim Crow Trio”

L' appuntamento è per lunedì 22 maggio alle ore 21.00 a Cesinali, Via Valle 18

JCT - Teatro D'Europa (1)Cesinali – Per gli amanti del Blues un evento da non perdere al Teatro d’Europa. Lunedì 22 maggio alle ore 21.00  i THE JIM CROW TRIO – ACUSTIC BLUES in KEY TO THE HIGHWAY con Alexander Daguerre, Sandro Vernacchia e Alessandro Corsan.  “E’ uno spettacolo pilota, dichiara il direttore artistico Luigi Frasca, partirà, infatti, la prossima stagione una rassegna di musica BLUES che percorrerà  un vero e proprio viaggio nel Blues” .Il prof. Alexander Daguerre ideatore della Rassegna dichiara: “Ho suonato e cantato il blues per buona parte della mia vita. Non ho finito ancora perché il blues è pressocchè inesauribile nelle sue formulazioni ed espressioni. Ogni interpretazione è diversa perché i momenti di visione, e di sentimento del momento generano una  diversa mira, un diverso modo di catturare quel senso in tempo reale. Nel caso mio forse faccio di necessità virtù. Sono autodidatta e ho imparato ascoltando, sentendo e guardando le mani degli amici. Da giovane frequentavo gli innumerevoli luoghi dove gli esponenti di vari generi musicali si riunivano per presentare la loro musica. Si chiedeva di poter suonare, ti concedevano tre pezzi, applauso e poi il prossimo. Pubblico giovane, motivato, vivo e caloroso; anni che hanno influenzato e creato gli atteggiamenti della musica moderna promuovendo più libertà di espressione”.

“Anni sessanta del Blues Revival, continua Daguerre, in cui per la prima volta venivano ripubblicati i vecchi bluesmen degli anni 20. Il blues è una musica particolare in quanto consente a molti praticanti e musicisti  di avvicinarsi in  quanto di struttura apparentemente semplice.  Dare vita in maniera efficace a un blues già alza l’asta, mentre essere creativi a livelli alti non è una cosa da tutti. Il blues è un percorso; si inizia, si migliora e si entra in un mondo vasto che racconta storie vere, che dura da sempre e sempre si rinnova. Ho iniziato da ragazzo coi dischi prestati e servendo il caffè agli amici che  venivano a casa il venerdì sera e sapevano suonare un po’. Ho copiato i primi accordi e ho cominciato a usare la voce. L’ascolto, l’emulazione imperfetta, l’accumulo di note e accordi…. A diciotto anni ho fatto le mie prime tre canzoni davanti al pubblico disastrato ma accogliente e tollerante. Ho avuto la volontà di riprovare a suonare e continuo a farlo. Perché? Perché la vita è più vita e il male e meno male quando ci riesco. Sto dicendo che questo percorso è necessariamente anche un viaggio in se stessi, nella propria storia, la somma delle  le esperienze della propria vita interiore e non; una memoria, un tentativo di ridimensionare o lenire il passato nel presente e forse di sperare anche; un amore avuto, voluto o perduto….un amico una separazione, un viaggio, un lutto….. “.

“Durante la serata, conclude Il prof. Alexander Daguerre, per chi non conoscesse la lingua afro-americana di queste canzoni degli anni ante-bellum, verranno date delucidazioni sui i contenuti della canzone, il genere o  altro. Come cornice vi saranno delle letture di dichiarazioni a volte drammatiche  di alcuni bluesmen rurali anche analfabeti intervistati  sul campo negli anni sessanta. L’intento è di far parlare loro con le loro parole, dare un contesto alle loro storie. Queste dichiarazioni sono di mia traduzione in italiano  ma verranno presentati tramite la recitazione di Angela Caterina che in tal modo scandirà  la rosa dei brani che insieme a Sandro Vernacchia e Alsesssandro….. suoneremo in trio acustico Soprattutto spero che la partecipazione in questa musica per lo più proveniente da comunità rurali prima della seconda guerra mondiale possa indicare pure come nella povertà rurale le popolazioni di colore abbiano trovato una emancipazione nella loro musicaautonoma e identitariaancor prima che nella politica e nella società. Forse è questo uno dei punti maggiori: la musica blues nella sua interiorità sofferente è i grado di far qualcosa che comprende e sostiene la sopportazione umana, coralità e condivisione; autonoma pure  in casi  dove c’è una vera soluzione al momento di sofferenza”. Uno spettacolo da non perdere. Costo biglietto 5 Euro Per maggiori informazioni: Infoline 0825.667366 331.5481067 – www.teatrodeuropa.com – info@teatrodeuropa.com

 

 

Source: www.irpinia24.it