Sant’Angelo all’Esca – Presentazione del volume “Un gioiello incastonato nel cuore dell’Irpinia”
Il Sindaco Iannuzzo: "Il testo si compone di una prima parte , dedicata alla Storia, alla Cultura locale e, di una seconda parte, che raccoglie una silloge di termini, detti e proverbi dialettali"
Sant’Angelo all’Esca – E’ stata presentata, nel pomeriggio di ieri, nella Sala consiliare del Comune, la pubblicazione “ Sant’Angelo all’Esca, un gioiello incastonato nel cuore dell’Irpinia” . Attilio Iannuzzo, sindaco del piccolo comune irpino si dice “ felice e orgoglioso, di presentare alle stampe un lavoro che, da anni, insieme alle persone che hanno contribuito a realizzarlo, avevo in mente di pubblicare”. “Si tratta di un progetto di comunicazione territoriale, continua il Sindaco Iannuzzo, che, accanto alla ricerca storica, recupera le Tradizioni, la Memoria dei luoghi, attraverso l’idioma dialettale. Il testo si compone, infatti, di una prima parte , dedicata alla Storia, alla Cultura locale e, di una seconda parte, che raccoglie una silloge di termini, detti e proverbi dialettali . Questo progetto, nasce dal desiderio di far emergere, di dare luce, alla nostra identità di santangiolesi, il nostro saper ritrovarci, intorno a valori e simboli condivisi, il nostro essere una comunità e mi impegnerò sempre più a promuoverlo, fino a giungere ad un’opera più completa, che possa raccogliere, in due anni – attraverso un piano di comunicazione integrata – (sul sito web del Comune di Sant’ Angelo all’Esca)altri termini, per una seconda – definitiva – stampa”.
Mario Penta, presidente dell’Associazione Pro Loco, che, insieme all’Amministrazione, ha promosso il volume , sottolinea che “ l’intento del testo non è solo divulgativo, ma anche affettivo. Abbiamo dato rilevanza non solo alla bellezza dei luoghi, ma anche alle tipicità, alle tradizioni, al dialetto e ai culti locali. L’itinerario prescelto è molto suggestivo: muove dal culto di San Michele Arcangelo, patrono e protettore di Sant’Angelo all’Esca, per giungere, in chiusura, a una silloge di termini santangiolesi. Abbiamo raccontato il Pastiero e la sagra della seppia, le manifestazioni più suggestive, gli eventi più evocativi, del nostro paese, che racchiudono un significato simbolico importante e rappresentativo della nostra identità di santangiolesi”.
Raffaella Luise (vicepresidente della locale Pro Loco) che ha curato la redazione dei testi, sottolinea la necessità di salvaguardare, recuperare il dialetto, come “ desiderio di rinsaldare un legame con le proprie radici , in un’ epoca sempre più segnata dallo spaesamento e dall’omologazione di massa. Questa pubblicazione segna solo l’incipit di un cammino di crescita culturale che, mi auspico, ci porterà a traguardi più ambiti: abbiamo, come Associazione, il desiderio di valorizzare il nostro paese che – insieme a tanti, altri piccoli borghi – fa parte dei ‘tesori’ d’Irpinia. Comunità forti, ricche di cultura, custodi di una saggezza antica, di valori sani, che si tramandano da padre in figlio. E che dobbiamo sottrarre all’oblio della Modernità, avvicinando le giovani generazioni alla bellezza del patrimonio culturale delle comunità di origine, custodi di un Passato , depositario di Futuro”.