Avellino – Il Polo Enologico Città di Abellinum si farà

Il presidente Gambacorta: "C'è stato impegno da parte di tutti per arrivare a questo punto e rimane solo il dispiacere per quello che si è verificato, ma la sentenza è chiara e, tra le altre cose, condanna al pagamento delle spese il De Sanctis"

FullSizeRender (1)Avellino - Si è svolta questa mattina presso sala Grasso di Palazzo Caracciolo, una conferenza stampa relativa al progetto del Polo Enologico di Eccellenza di Avellino, a seguito del dispositivo di sentenza del Consiglio di Stato. Il Polo Enologico Città di Abellinum si farà, a prescindere dai ricorsi ancora in essere dell’Istituto agrario De Sanctis sulla perizia di variante.

All’incontro erano presenti il presidente della Provincia, Domenico Gambacorta, i docenti del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Luigi Moio e Luigi Frusciante,  la consigliera provinciale e comunale Enza Ambrosone, il componente del collegio difensivo che ha rappresentato la Provincia davanti al Consiglio di Stato, Vincenzo Barrasso. Presenti in sala anche l”assessore all’urbanistica Ugo Tomasone e il consigliere comunale Franco Russo, impegnati nella risoluzione della vicenda, ed il consigliere comunale e provinciale Gianluca Festa. Dopo i saluti di rito del presidente Gambacorta, ha preso la parola l’avvocato Barrasso che ha spiegato come il risultato di questo processo sia importante, nonostante d’estrema articolazione. I primi atti risalgono addirittura al 1952. Poi il Consiglio Provinciale, con delibera n. 223 del 28 novembre 2015 ha approvato gli indirizzi per la realizzazione dei cinque Poli Formativi Scolastici di Eccellenza per un investimento complessivo di 26,5 milioni di euro, con provvedimento presidenziale n. 102 del 7 dicembre 2015 è stato approvato il progetto definitivo del Polo Enologico Città di Abellinum e della Bassa Valle del Sabato. Il bando di gara è stato pubblicato sull’Albo Pretorio On-Line della Provincia del 31 dicembre 2015, ed  il bando è stati pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 4 gennaio 2016, con termine di presentazioni fissato per l’8 marzo. I criteri di aggiudicazione erano: offerta economicamente più vantaggiosa e la presentazione di migliorie. 35 imprese hanno fatto domanda, e tra queste, 5 domane sono state giudicate inammissibili. La Commissione di gara dovrà esaminare l’offerta tecnica ed economica delle 30 istanze giudicate ammissibili, con un tempo massimo di esecuzione di 540 giorni dalla consegna dei lavori. 

Il professor Luigi Moio, docente del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” ha lodato la pazienza e l’impegno di Gambacorta, descrivendo il risultato del processo come “il completamento naturale del sogno di De Sanctis, perchè quelle strutture sono al servizio delle persone e servono a formare nelle scienze agrarie. In questi 10 anni – continua Moio – abbiamo fatto cose importanti nonostante le difficoltà che ci sono state poste dinanzi. Io non ho mai prestato, e mai presterò il mio nome ad altri Poli perchè quello della mia terra è solo questo. Si spera che questa storia finisca il prima possibile e i lavori ripartano, perchè questa è un’opportunità per Avellino, per la Campania e per tutto il Centro Sud”. Il collega di Moio, professor Luigi Frusciante specifica che nessun voleva togliere qualcosa all’Istituto Agrario. “Abbiamo sempre e solo pensato all’interesse del territorio per dare la possibilità di formare professionisti e ricercatori grazie all’utilizzo dei laboratori. Stiamo stipulando convenzioni con famosissime università straniere e questo grazie al nostro Polo di Eccellenza. Noi vogliamo solo portare avanti questa tradizione che ha 138 anni”. La  consigliera provinciale e comunale Enza Ambrosone ha voluto specificare che se anche con opinioni politiche diverse, si è lavorato insieme per arrivare all’obiettivo: “Noi lavoriamo per l’interesse ed il futuro della città e della provincia, e possiamo farlo insieme anche ad altre forze politiche”.

La conclusione del presidente Gambacorta è chiara: “C’è stato impegno da parte di tutti per arrivare a questo punto, da settembre 2015 stiamo lavorando a questo progetto, abbiamo avuto parere positivi dalla Soprintendenza, effettuato tutti i passaggi, la variante urbanistica chiudeva un percorso amministrativo complesso. Rimane solo il dispiacere per quello che si è verificato, ma la sentenza è chiara e, tra le altre cose, condanna al pagamento delle spese il De Sanctis. Entro metà luglio chiedo l’aggiudicazione definitiva, con la firma del contratto entro settembre. Dobbiamo recuperare un anno e due mesi di blocco inutile”.

Source: www.irpinia24.it