Avellino – L’ “IRISS-CNR” progetta il rilancio della ferrovia Avellino – Rocchetta S.Antonio

La linea ferroviaria rappresenta un patrimonio di circa 120 km e 31 stazioni che collegava Campania Basilicata e Puglia

FB_IMG_1472399207355Avellino – L’Associazione In_Loco_Motivi, dal 2009 impegnata in una lunga battaglia per il recupero e la valorizzazione della storica tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant’Antonio, il 26 aprile 2017 ha incontrato un gruppo di ricercatrici dell’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IRISS-CNR) presso la sede SPI CGIL di Avellino. Obiettivo dell’incontro era ricostruire il processo di attivazione sociale che l’associazione ha sostenuto nel territorio irpino per la valorizzazione della tratta ferroviaria.

La linea ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant’Antonio rappresenta, infatti, un patrimonio di circa 120 km e 31 stazioni che collegava Campania, Basilicata e Puglia. Inaugurata nel 1895 anche grazie all’impegno di Francesco De Sanctis, allora Ministro del Regno d’Italia che descrisse i paesaggi attraversati da questa ferrovia nel suo libro “Viaggio elettorale”, è stata sospesa nel 2010. Questa sospensione arriva in un momento di grande fermento sociale e culturale partito dal 2009. Le iniziative promosse dall’associazione attraverso i viaggi sul “Treno del Paesaggio” infatti hanno coinvolto oltre 3000 persone, evidenziando le rilevanti potenzialità turistiche della tratta in una prospettiva di rigenerazione delle aree interne.

Il caso della ferrovia  Avellino/Rocchetta Sant’Antonio è da ritenere, perciò, a giusta ragione di grande interesse per tale ricerca sia per il contesto socio-economico e ambientale complesso in cui si insedia sia per il processo decisionale in corso dalla sua sospensione del dic 2010 fino al protocollo d’intesa intervenuto fra RFI, Fondazione Fs, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e Regione Campania per la sua rifunzionalizzazione a fini turistici avvenuta, con una parziale riapertura da Rocchetta a Conza in occasione dello SPONZ FEST di Vinicio Capossela il 22 agosto 2016 e dell’ulteriore prolungamento fino a Lioni previsto per agosto del c.a..

Quanto accaduto in questi anni di sospensione della tratta ferroviaria Avellino Lioni Rocchetta ha destato l’interesse delle ricercatrici che stanno sviluppando attività nell’ambito del progetto “Place-based Regeneration Strategies and Participatory Processes” finalizzato ad approfondire il ruolo di iniziative dal basso,  bottom up,  e dell’attivazione sociale in processi di rigenerazione fondati sulla valorizzazione dei patrimoni dismessi. In questa fase, l’oggetto dell’indagine è il patrimonio ferroviario non più in uso che, per la sua natura intrinseca di infrastruttura, consentirebbe di mettere in rete le risorse del territorio , da quelle storiche a quelle culturali e ambientali, e di migliorare la qualità della vita delle aree interne.

L’incontro tra gli attivisti locali e il mondo della ricerca scientifica potrà consentire di allargare gli scenari sul futuro delle aree interne prefigurando strategie che possano attivare nuove realizzazioni territoriali. Il lavoro sarà presentato in appositi convegni di spessore europeo a Roma e Lisbona. Si auspica, pertanto, che la proposta di legge 1178 sulla trasformazione delle linee ferroviarie in disuso in ferrovie turistiche, approvata alla unanimità dalla Camera dei deputati, diventi legge dello Stato con la definitiva deliberazione da parte del Senato della Repubblica in modo da avere un quadro di riferimento normativo che possa garantire lo sviluppo delle tante ferrovie storiche e paesaggistiche che hanno contribuito al progresso della nostra Nazione.

 

Source: www.irpinia24.it