Avellino – Resta in galera il capo della banda della “Madonna Nera”

Il nome dell'operazione viene da un noto dipinto recuperato la scorsa estate, i malviventi entravano nelle case forzando porte e finestre e portavano via di tutto

thRS0DQ6K0Avellino -  I giudici del tribunale del riesame dell’operazione “Madonna Nera” hanno deciso che C.B., uno dei soggetti maggiormente gravato di indizi di colpevolezza, debba restare in carcere, mentre per gli altri due indagati domiciliari. L’operazione “Madonna Nera” ha consentito di debellare una banda di “topi d’appartamento” che agivano ad Avellino e nei comuni limitrofi.

Il nome dell’operazione viene da un noto dipinto recuperato la scorsa estate e parte da una denuncia di furto in appartamento, sporta proprio nel giugno del 2016 riconducibili ai medesimi autori. I malviventi cambiavano auto dopo aver fatto il colpo, in modo da eludere i controlli delle Forze dell’Ordine. Si introducevano nelle case forzando porte o finestre, lasciando fuori un “palo” a controllare. Agivano col volto coperto e guanti alle mani e, in alcuni casi, hanno continuato ad agire anche se sorpresi dai proprietari.

Tutto faceva parte dei loro bottini: preziosi, soldi, mezzi agricoli, tessere bancomat con pin pr poter prelevare allo sportello più vicino. Sono stati denunciati anche i gioiellieri a cui venivano venduti i gioielli rubati. Parte delle refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari, tra cui anche  l’antico dipinto della “Madonna con Bambino”, dell’artista partenopeo Salvator Rosa, che fu rubato nel 2005 da una villa barocca dell’hinterland salernitano e recuperato ad agosto scorso dopo una perquisizione domiciliare. 

Source: www.irpinia24.it