Avellino – De Lieto del Partito Pensionati parla del dramma sanità per gli anziani

Il Segretario Provinciale del Partito: "tanti cittadini non hanno la possibilità di ricorrere al “privato”, semplicemente perché le condizioni economiche non glielo permettono"

pensionatiAvellino – “La salute è il primo pensiero di tantissimi cittadini. Ovviamente, più si è avanti con l’età, più il fattore”salute” assume una importanza ed una preoccupazione, al tempo stesso, che svetta  sui normali assilli quotidiani. Quando pensionati si incontrano al bar o dal medico, i discorsi si incentrano sulle  lunghe, a volte “eterne” liste di attesa, per ottenere una visita specialistica, un intervento. Storie di ordinaria “malasanità” caratterizzano  una  parte consistente  della sanità meridionale.  I discorsi preferiti da tanti, sono un “rosario” di episodi di cui sarebbero stati  protagonisti, parenti, amici o conoscenti”. – Così ha dichiarato il Segretario Provinciale del Partito Pensionati di Avellino, Antonio de Lieto.

Tanti di questi racconti, fanno accapponare la pelle e si sarebbe portati a credere si tratti di fandonie, di esagerazioni, se  non emergessero gli interventi delle Forze di Polizia e dell’autorità giudiziaria, che portano a galla situazioni gravissime, che riguardano, in qualche caso,  intere strutture. C’è da chiedersi. Com’è possibile tutto ciò? La parola magica, di fronte  a storie di “malasanità” è  “privato”. Ci si può rivolgere a strutture private, pagando il dovuto, ovviamente, e improvvisamente le liste d’attesa, i tempi biblici, svaniscono, come d’incanto. Il problema vero – ha continuato de Lieto – è che tanti cittadini non hanno la possibilità di ricorrere al “privato”, semplicemente perché  le condizioni economiche non glielo permettono.  In un approfondito servizio sulla sanità campana, il quotidiano avellinese, “Ottopagine”, soffermandosi sulla storia di un pensionato, con pochissime parole, ha sintetizzato il calvario di quest’uomo: “ Forse ho un tumore, non ho i soldi per le analisi. Che faccio? Mesi per una ecografia…..”C’è la signora che prenota una visita neurologica al Cup. Il medico curante scrive “urgente”. Deve attendere sei mesi. Rinuncia a curarsi. Le storie sono tante, troppe, per continuare  restare in attesa di “tempi migliori” o di qualche miracolo. Forse oggi stiamo pagando gli anni “allegri” del passato. Il turn-over  ha portato  ad una pesante riduzione di personale, molti ospedali hanno chiuso i battenti. Secondo i dati Censis, nel 2016, circa 11 milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi. La scelta drammatica, per milioni di italiani, è la scelta drammatica, fra mangiare o curarsi. Il Partito Pensionati, si chiede se tutto questo è possibile in un Paese che si appresta a spendere, per il 2017, 4,6 miliardi di euro per i migranti. Eppoi, una riflessione è necessaria: la Sanità, nelle Regioni del Nord Italia, è una sanità di eccellenza, basti pensare a quella  del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, del Trentino AA, del Piemonte, della Lombardia ecc.ecc..Tanti, dalle regioni del Sud, soprattutto  fra coloro che hanno parenti che risiedono nelle regioni del nord, danno luogo, ad una sorta di “emigrazione sanitaria”. Tutto questo è triste, veramente triste. Sembra quasi che  gli italiani del nostro Sud, non paghino le stesse tasse di quelli del nord. Perché, pur pagando le stesse imposte, ecc., sul settore “sanità”, tante regioni del Sud, sono ben lontane dai livelli raggiunti da regioni del nord?”

Source: www.irpinia24.it