A Lustri Cultura in Dies le contaminazioni tra Oriente e Occidente di Ryūichi Sakamoto

Ultimo appuntamento con "Ascolti Emotivi" domenica 2 aprile alle ore 17.30 presso la Sala Archi del Complesso di Santa Chiara

lustriSolofraUltimo appuntamento con “Ascolti Emotivi”, la sezione di Lustri Cultura in dies, eventi culturali a Solofra organizzati dal Comune e dall’Accademia Teatro Città di Solofra con Hypokyrtès Teatro Studio e la direzione artistica di Enzo Marangelo, dedicata alla grande musica d’autore internazionale. Domenica 2 aprile, alle ore 17.30, presso la Sala Archi del Complesso Monumentale di Santa Chiara, nel centro storico di Solofra, il curatore della rassegna Alfredo Micoloni proporrà il meglio della produzione di Ryūichi Sakamoto, musicista, compositore e attore giapponese. Un emozionante viaggio a ritroso nel tempo, alle origini di una musica che tocca le corde più profonde e sensibili dell’animo umano.

Tastierista molto virtuoso (è stato il leader della Yellow Magic Orchestra), Ryūichi Sakamoto è uno dei grandi pionieri delle contaminazioni tra musica tradizionale d’Oriente e avanguardie elettroniche occidentali. Pochi come lui sono riusciti a spaziare tra generi diversi senza perdere la propria bussola artistica: dal pop alla dance, dall’ambient alla bossa nova, dall’etnica alla classica. Nato a Nakano (Tokyo), a tre anni, impara a suonare il piano e durante il liceo fa parte già di una band. Proprio in questo periodo i suoi principali interessi musicali si orientano verso i Beatles, Beethoven e John Cage, nonché verso l’avanguardia più eterodossa, grazie anche agli studi compiuti presso l’Università d’Arte di Tokio. Dopo la laurea, il musicista di Tokyo fonda la Yellow Magic Orchestra, formazione dedita a sperimentazioni elettro-pop nel solco dell’iconografia futurista dei Kraftwerk.  Dopo l’omonimo album d’esordio, la band conquista un buon successo anche all’estero con Solid State Survivor, con un sound in bilico tra synth-pop e techno-rock.

Nel frattempo il musicista giapponese realizza nel ’78 il suo primo album solista, Thousand Knives Of Asia, cui fa seguire due anni dopo B2 Unit (a cui collabora anche Andy Partridge degli XTC), due opere completamente diverse tra loro e che dimostrano subito il grande eclettismo di Sakamoto. Quando nel 1983 gli YMO si sciolgono, per il loro leader prosegue una brillante carriera solista, a partire dalle musiche del film di Nagisa Oshima Merry Christmas Mr. Lawrence, di cui Sakamoto è anche uno dei protagonisti insieme a David Bowie. Una colonna sonora realizzata in collaborazione con David Sylvian dei Japan e impreziosita dallo splendido singolo “Forbidden Colours”.

Nel 1984 esce Illustrated Musical Encyclopedia, in cui il compositore di Tokyo fissa con chiarezza l’obiettivo di fondo della sua opera: la fusione fra musica occidentale e sensibilità orientale. Il successivo Neo Geo è uno dei suoi lavori più riusciti, grazie anche al contributo di Bill Laswell e di uno stuolo di collaboratori. Le sue radici etniche si compenetrano alla perfezione con la musica pop occidentale e i ritmi funky, fino ad accarezzare la world-music elettronica di Holger Czukay e Peter Gabriel. Negli anni, emerge come un compositore moderno, in grado di sfruttare al meglio le apparecchiature dello studio elettronico e di progettare scenari multimediali. La sua sterminata discografia spazia indifferentemente tra tentazioni di raffinato pop elettronico, classicheggianti colonne sonore e dischi di piano solo. I suoi album possono vantare una serie di collaborazioni prestigiose con artisti del valore di David Sylvian, Iggy Pop, David Bowie, Youssou N’Dour, Thomas Dolby, David Byrne, Hector Zazou.

Source: www.irpinia24.it