Avellino – La nota di Tony Della Pia sul tema dell’eolico

"Per evitare di consegnate definitivamente nelle mani di losche organizzazioni e spregiudicati speculatori, un’opportunità come le energie rinnovabili, occorra pubblicizzare gli impianti esistenti e consegnare alle comunità i benefici che dagli stessi è possibile trarre"

Simbolo_Partito_della_Rifondazione_ComunistaAvellino – La nota di Tony Della Pia, segretario provinciale di Rifondazione Comunista sul tema dell’eolico: “Qualche giorno fa il parco eolico “Wind farm “ di Isola Capo Rizzuto (Crotone), insediamento fra i più grandi d’Europa, per estensione e potenza erogata, con un valore di 350 milioni di euro, è stato posto sotto sequestro dalla Guardia di Finanza di Catanzaro su richiesta del procuratore Nicola Grattieri e dell’aggiunto Vincenzo Luberto perché, secondo gli accertamenti dietro al mega investimento vi è una delle più agguerrite associazioni criminali, la cosca Arena, famiglia che secondo gli investigatori, in modo costante ha dominato il respiro sociale ed economico del territorio. L’organizzazione mafiosa, attraverso una fitta rete di società svizzere, tedesche e della Repubblica di San Marino, che detenevano formalmente le quote sociali di altre tre società con sede a Crotone e Isola Capo Rizzuto, e architettando un artefatto sistema di scatole cinesi, è riuscita ad allungare i suoi tentacoli sull’affare delle energie rinnovabili ottenendo le autorizzazioni per realizzare e avviare, il parco eolico con quarantotto aereogeneratori e altre opere accessorie.

L’operazione “l’isola del vento” parallelamente alle altre svela, che oramai la criminalità organizzata ha ampliato il suo “ramo d’azienda” investendo sulle energie rinnovabili rendendole, in tal modo, strumento di profitto illecito e giacché tale deleterio per i territori coinvolti e per le popolazioni già sottoposte a interventi invasivi e colonizzatori. L’appennino centro meridionale e in esso l’Irpinia d’Oriente, non sono immuni a tale fenomeno, infatti, più volte i comitati locali e Rifondazione Comunista hanno denunciato e denunciano, in seguito a noti fatti criminogeni – attentati incendiari, intimidazioni, sabotaggi – che anche la nostra terra è sottoposta all’attacco speculativo, tanto che lo stesso vicepresidente della commissione antimafia ha ritenuto opportuno interessarsi dei fatti, evidenziando evidenti influenze mafiose. Allo stato dei fatti i timidi atti legislativi degli organi competenti, Governo e Giunta Regionale della Campania non narrano la volontà di porre rimedio, tutt’altro e contemporaneamente rileviamo una preoccupante staticità, rispetto ai gravi eventi avvenuti. Pensiamo inoltre, che per evitare di consegnate definitivamente nelle mani di losche organizzazioni e spregiudicati speculatori, un’opportunità come le energie rinnovabili, occorra pubblicizzare gli impianti esistenti e consegnare alle comunità i benefici che dagli stessi è possibile trarre”. 

Source: www.irpinia24.it