Atripalda – Manca un mese alla presentazione delle liste e il clima è già rovente, sopratutto nella maggioranza. Anche se il vicesindaco Tuccia non parla di “clima ostile” in casa Spagnuolo, le dichiarazioni rilasciate ad alcuni quotidiani locali fanno pensare il contrario. Il sindaco Spagnuolo dopo l’esperienza di coordinatore provinciale in Scelta Civica si è ora tesserato online  col Pd,  stesso partito di Tuccia.

Immediatamente è scattato l’altolà da parte del vicesindaco che ha reclamato le primarie per decidere chi correrà per l’ambita fascia tricolore. Il primocittadino ha spiegato su AtripaldaNews: “Sulla investitura a sindaco stiamo parlando di un uscente, sostenuto dal Pd in questi cinque anni. E’ un’amministrazione che ha posto le basi per lo sviluppo di Atripalda per i prossimi dieci anni e quindi è giusta una riconferma di questa squadra a partire dal sindaco uscente. Mi auguro che a breve ci incontreremo con tutti gli iscritti per decidere una nuova fase col Pd“. 

I democratici cittadini non hanno però aspettato l’incontro e si sono fatti sentire con un comunicato stampa, appoggiando la tesi di Tuccia:  ”Il Pd ha le sue regole e Spagnuolo deve prenderne atto“. E rincarando la dose: “Le ambizioni personali all’interno di una comunità a cui si è deciso di appartenere, seppur lecite, si legittimano all’interno della stessa“. 

Insomma, per Spagnuolo la strada per la ricandidatura si fa in salita. Il simbolo, i colori e la sede della lista “Noi per Atripalda”sono già pronti. Il comitato elettorale stazionerà in un locale di Piazza Umberto I. Saranno rappresentati dalla figura della Dogana dei Grani, adornata con le tonalità del tricolore.  Bisognerà solo attendere la decisione sul candidato a sindaco . Probabilmente l’11 giugno sarà la data disignata per recarsi alle urne per scegliere la nuova amministrazione o confermare quella precedente. 

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