Questura di Avellino – Presentazione del dispositivo a base di “Oleoresin Capsicum”

Il nuovo strumento di dissuasione e autodifesa è uno spray orticante di cui saranno dotati gli operatori della Polizia di Stato impiegati nei servizi di controllo del territorio

16651044_10210640484442394_1451540090_oAvellino – Questa mattina alle ore 12.oo nella Sala Manganelli della Questura della città, si è tenuta la conferenza stampa su un nuovo dispositivo di diffusione e autodifesa a base di “Oleoresin Capsicum”. Questo strumento non è altro che uno spray orticante di cui saranno dotati gli operatori della Polizia di Stato impiegati nei servizi di controllo del territorio.

Il Questore Luigi Botte ha spiegato: “Il sistema di sicurezza va inquadrato in un contesto sociale che è in continua trasformazione e la mancanza di risorse umane non deve essere un alibi. Non bisogna basarci soltanto sulla sicurezza data dal poliziotto, ma è necessario sfruttare al meglio tutte le tecnologie. Già dal 2014 si è passati alla Console Digitale: la Polizia di Stato ha avuto la possibilità di montare sulle macchine il “Sistema Mercurio”. Fissato sulla plancia della volante, costituito da un tablet e da una telecamera esterna, viene utilizzato per la video sorveglianza in mobilità e per il servizio di lettura automatica delle targhe. Il “Sistema Mercurio” consente una geolocalizzazione costante tramite l’invio delle coordinate cartografiche alla Centrale Operativa, che sarà dunque sempre informata in tempo reale sulla posizione delle proprie unità e potrà intervenire in maniere più rapida ed efficace in situazioni di emergenza. L’avanzatissimo sistema – continua il Questore - consente di compiere direttamente accertamenti sulle persone fermate in strada, di leggere automaticamente le targhe, riconoscendone al momento i numeri e le lettere con comparazione con quelli presenti nell’archivio delle auto rubate; se il riscontro è positivo allora gli agenti possono intervenire all’istante”.

Botte sottolinea che le autovetture sono munite di gps per la localizzazione dell’intervento, ma possono usufruire di questa potenzialità anche altre Forze di Polizia o altri enti, come ad esempio i Vigili del Fuoco. “I tablet – conclude il Questore – vengono utilizzati per l’interrogazione diretta ed è anche munito di stampante per il rilascio di notifiche o verbali. Tutto questo per evitare perdite di tempo”.

E’ stato poi spiegato accuratamente la funzione del dispositivo a base di “Oleoresin  Capsicum”. La città di Avellino è stata la prima ad adottare questo sistema che viene utilizzato quando la mediazione con un determinato soggetto non ha un effetto positivo. Si adopera, quindi lo spray orticante prima che il poliziotto sia costretto a servirsi della violenza, quando la negoziazione non va a buon fine.

La Dottoressa Marika Bruno ha sottolineato: “Lo strumento contiene al suo interno un prodotto naturale denominato “capseicina” che agisce sulle fibre nervose della persona. Lo spray al peperoncino va a contatto con gli occhi comportando rossore, lacrimazione, chiusura degli stessi e incidendo, di conseguenza, sui movimenti. Anche la palle subisce delle reazioni al prodotto in quanto può causare bruciore, rossore e leggero gonfiore. Se invece viene inalato, può comportare tosse, bruciore della gola e incapacità della parola. Tutte conseguenze che hanno degli effetti transitori di circa 30-90 minuti”. “L’ufficio sanitario – conclude la dottoressa – si è preoccupato anche di eliminare le particelle di questa sostanza con un decurtamento e un lavaggio abbondante delle parti interessate. Si è provveduto ad una preparazione di base di tutti i poliziotti che sono stati formati dal punto di vista operativo e medico. Prima di utilizzare tale sistema sono stati anche avvertiti il 118, l’Asl, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e la Procura”.

Infine, il Dottor Elio Iannuzzi, ha evidenziato come si svolge l’intera operazione: “Lo spray si applica nel momento in cui si vede che il soggetto è mal predisposto verso i poliziotti. Una volta utilizzato il dispositivo si procede ad ammanettare l’uomo in questione e subito si procederà alla decontaminazione della persona. Solo successivamente verrà decontaminata anche l’auto impiegata”.

Source: www.irpinia24.it