Salute a rischio, sempre meno vaccini tra i bambini

In Italia sono circa 15 mila i bambini che non vengono immunizzati, accrescendo quindi il rischio di ammalarsi e di allarme nella sanità pubblica

vacciniAvellino - Cresce l’allarme delle vaccinazioni in Italia: molti sono tutt’oggi i genitori che decidono di non sottoporre  i propri figli alle vaccinazioni. I dati parlano chiaro, poichè sono circa 15 mila i bambini in Italia che non vengono immunizzati, accrescendo quindi il rischio di ammalarsi. Tutt’oggi ci sono ancora pareri discordanti sul vaccinarsi o meno, resta comunque il fatto che sono  molti i bambini  che si ammalano e a cui non viene somministrato il vaccino in tempo. 

La Sanità Pubblica da un po’ si predispone come principale obiettivo la divulgazione di queste vaccinazioni, un’eccezionale scoperta in campo medico che ha permesso nel tempo di abbattere grossi ceppi di malattie infettive che nella storia sono stati talvolta mortali, quali il vaiolo, la poliomielite, la difterite. Inoltre sono stati ridotti quasi del tutto altre malattie quali la rosolia, l’epatite B, il morbillo, il tetano e alcune delle malattie batteriche quali ad esempio la meningite.

Ultimamente molti sono stati i traguardi raggiunti, come  quello contro il Papillomavirus, che aiuta a prevenire il carcinoma della cervice uterina, seconda causa di malattia dopo il tumore al seno nel sesso femminile. Il principio di azione dei vaccini è rappresentato dall’immunizzazione attiva contro le infezioni, che si ottiene attraverso l’iniezione di piccole quantità degli agenti infettivi inattivi, non provocando tuttavia in nessun caso la malattia, ma al contrario creando nel nostro corpo un sistema immunitario che riconosce la malattia nel caso in cui essa si verificasse così da essere in grado di sconfiggerla. 

I vaccini inoltre prima di essere somministrati vengono comunque controllati e sottoposti ad una sperimentazione per garantire l’efficacia del medicinale. Nonostante e premesso ciò, ancora oggi esistono persone favorevoli e sfavorevoli: questo fenomeno è dovuto tal volta alla disinformazione, poichè oggi tutti ne parlano, dai mezzi di comunicazione semplici quali le tv ai quotidiani, riviste scientifiche e altro, mostrando talvolta dati poco attendibili, portando a trarre conclusioni approssimative.

In Italia, come riportato dalla rivista Panorama, sono circa 5 mila i che ogni anno non vengono vaccinati contro malattie come la poliomielite, difterite e tetano e 10 mila sono i bambini che non ricevono nei tempi dovuti il vaccino per il morbillo e la rosolia. I dati riguardo invece il vaccino esevalente restano stazionari pur variando da regione a regione. Di notevole importanza è quindi fare una giusta propaganda e sopratutto l’impegno dei genitori deve essere quello di informarsi. Una notizia recente riporta inoltre la volontà di Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità, e dalla senatrice Laura Bianconi a voler ritornare a fare i vaccini nelle scuole italiane, come avveniva negli anni 70, in modo da rendere più efficaci le campagne di immunizzazione. 

La giusta cosa da fare è quindi leggere e informarsi e soprattutto chiedere una consulenza al pediatra e al medico di famiglia, che saprà sicuramente consigliare conoscendo il soggetto da sottoporre alla vaccinazione. Quest’ultima è stata un’importante scoperta, utile per la salute di tutti, con i suoi dovuti pro e contro.

di Carmen Vottariello

Source: www.irpinia24.it