Avellino – La Stella della danza arriva al “Teatro Gesualdo”

Carla Fracci è l’étoile ospite del Balletto del Sud nella coreografia “Shéhérazade e le mille e una notte”

carla fracci 1Avellino – Carla Fracci, la regina italiana della danza classica, è l’ospite straordinaria della compagnia del Balletto del Sud diretta dal coreografo Fredy Franzutti.

Il “Teatro Gesualdo” si prepara ad accogliere un’autentica leggenda. Domani 20 gennaio alle ore 21.00, la Fracci calcherà il palcoscenico avellinese nella coreografia “Shéhérazade e le mille e una notte”. Il balletto, in un atto e cinque quadri, è ispirato ai racconti d’Oriente di Antoine Galland, su musiche di Nicolaj Rimskij-Korsakov e con le coreografie di Fredy Franzutti.

Oggi presenti alla conferenza stampa, che si è tenuta alle 11.00 presso il Viva Hotel, vi erano: Mario Castro de Stefano, Presidente Ferderdanza AGIS e direttore artistico sezione danza Teatro Pubblico Campano, Fredy Franzutti, Carla Fracci e Beppe Menegatti, regista teatrale italiano e marito della signora Fracci.

“La stella dei palcoscenici mondiali vestirà il ruolo di Thalassa, Regina degli abissi”. Così è stata presentata da Fredy Franzutti: “Carla Fracci è il punto d’arrivo della danza e io sono onorato di aver lavorato con lei. La ringrazio per questa collaborazione. Carla Fracci ha una storia infinita e ci insegna che la danza non deve restare chiusa nei teatri, ma deve essere diffusa ovunque. Lei è sinonimo di ballerina, è l’eroina della danza che ha eliminato il teatro borghese portandolo verso la gente”.

“La danza – sostiene Fracci – ha la capacità di far capire al pubblico che non si tratta di routine fatta solo di lezioni e tante prove, ma bisogna dare importanza ogni volta al ruolo che si interpreta. Che sia grande o piccolo il teatro che ci ospita, bisogna partecipare ogni volta in modo diverso. Ogni ruolo, come ogni impegno o lavoro, deve essere affrontato con entusiasmo, solo così svanisce il sacrificio”.

Il coreografo poi sottolinea: “E’ uno spettacolo basato su danza e teatro, con il noto attore Andrea Sirianni, nel doppio ruolo di Shéhérazade e del sultano, che introduce i quadri danzati. Vi è anche una poesia del grande Eugenio Montale. Questo balletto – continua Franzutti – ci porta verso l’esotismo del mondo orientale, con la Regina del Mare che è una donna triste e malinconica, come gli episodi che si ritrovano oggi nel nostro mare. E’ importante questo balletto per il momento storico che stiamo vivendo anche per quanto riguarda l’antica città di Palmira e l’ISIS. La cultura d’Oriente oggi ci fa paura ma questo spettacolo ci fa andare a casa un po’ più sereni. La cultura araba ci ha insegnato la filosofia, l’alchimia, la fisica, l’astronomia, è ancora il paese della fantasia, dove lusso e lussuria ci facevano tremare nell’Ottocento. Ma ancora oggi una bellissima odalisca sa essere il simbolo della sensualità e dell’erotismo”.

Infine, Carla Fracci spiega che ciò che la inorgoglisce di più è quello che ha fatto per l’Italia, facendo capire l’importanza della danza: “Ho sempre considerato il teatro il mio rifugio, quello che mi consente ancora oggi di affrontare sfide nuove e personaggi stimolanti. Oggi per i giovani mancano le sicurezze, mentre è importante difendere questa categoria. Le compagnie che offrono un lavoro continuativo sono ancora poche e questo ci fa perdere talenti che fuggono all’estero. Le istituzioni devono aiutare i giovani e la danza che spesso passa in secondo piano”.

“La Compagnia del Sud – conclude la regina della danza – è una realtà con tanta voglia di fare. Sono felice di essere con loro in questo momento perché posso ancora trasmettere quest’insegnamento”.

Source: www.irpinia24.it