Referendum – L’appello al voto dell’onorevole Luigi Famiglietti

" Il Sì al referendum di domenica è un voto per avere maggiore fiducia, stabilità e tranquillità ,un voto per aprire una nuova stagione guardando al futuro con fiducia e maggiori certezze"

LuigiFamigliettiA poche ore dal termine di questa entusiasmante campagna referendaria vissuta insieme ai Comitati BastaunSì voglio esprimere un ringraziamento a tutti i volontari, gli amministratori, agli uomini e alle donne che si sono spesi per le ragioni del Sì e un ultimo appello al voto a favore della Riforma. Sono state tante le iniziative sul territorio per spiegare le ragioni del Sì e le sue conseguenze positive sull’organizzazione ed il funzionamento delle istituzioni. Dopo trenta anni di tentativi falliti, abbiamo la possibilità di approvare le modifiche necessarie affinché anche il nostro Paese sia piu’ semplice, piu’ efficiente e capace di dare risposte certe, in quanto solo istituzioni forti e stabili possono garantire veri percorsi di sviluppo “ – dichiara Famiglietti.
 
Questi obiettivi, nell’ambito dei rapporti Stato-Regioni, potranno essere raggiunti con la revisione del Titolo V, dopo la dannosa ubriacatura federalista che ha contribuito ad aumentare il divario tra Nord e Sud, attraverso l’eliminazione delle competenze concorrenti; inoltre, torna nella Costituzione il concetto di interesse nazionale, tutti i cittadini italiani avranno pari diritti ed opportunità: in questo modo verranno tutelate le parti più deboli della nazione e quindi in primis il Mezzogiorno. Le previsioni relative al taglio dei costi della politica non sono affatto marginali, garantiranno importanti risparmi senza danneggiare il potere di scelta dei cittadini: si pensi all’eliminazione del Cnel, al taglio di 315 parlamentari, alla riduzione delle indennità dei consiglieri regionali, all’eliminazione dei contributi ai gruppi regionali ed al definitivo superamento delle province”- continua l’onorevole.
 
“Il fronte del No si è caratterizzato per uno spiccato senso di irresponsabilità: pur di salvaguardare la propria carriera politica, sono pronti a far ripiombare il Paese nel profondo stato di incertezza e precarietà dal quale il Governo Renzi è riuscito a riemergere riportando il segno più ai maggiori indicatori macroeconomici e riconquistando, nei suoi 1000 giorni di attività, credibilità ed autorevolezza in Europa. Anche per questo, il Sì al referendum di domenica è un voto per avere maggiore fiducia, stabilità e tranquillità scongiurando il rischio di un esecutivo tecnico servile ai burocrati europei; un voto per aprire una nuova stagione guardando al futuro con fiducia e maggiori certezze” – conclude lo stesso.

 

Source: www.irpinia24.it