Castelfranci – Vespasiano e Giordano presentano “E’ verde il Paradiso”

13 racconti di altrettanti autori irpini che hanno in comune l’amore per la loro terra, parlano della nostra verde terra ma un verde, come dice Giandonato, che si sta sbiadendo per i continui attacchi

E-verde-il-paradiso-locandinaCastelfranci – Sabato 10 settembre 2016, alle ore 18,00  sarà presentato a Castelfranci il volume curato da Michele Vespasiano e Giandonato Giordano: “E’ verde il Paradiso, storie nomadi in giro per l’Irpinia”, presso la sede dell’Associazione Libero Pensiero Irpino “Giordano Bruno” con la partecipazione del sindaco Generoso Cresta, del presidente dell’Associazione L.P.I. G.B. Felice Storti, dello scrittore Alessandro Di Napoli, del saggista Felice Santoro e dei curatori e coautori del libro Michele Vespasiano e Giandonato Giordano. Modera l’incontro Luciano Luciani, associazione L.P.I. G.B. Musiche del maestro Gerardino Lardieri. Un libro composto da 13 racconti di altrettanti autori irpini, residenti in Irpinia o che vivono altrove in Italia o uno di questi addirittura in Grecia, 13 artisti diversi nel modo di narrare e di trasmettere emozioni, ma che hanno in comune l’amore per la loro terra.

Narrano i propri ritorni, un giorno particolare della loro vita vissuto in irpinia, racconti di fantasia, le bellezze viste attraverso gli occhi di Angelomaria, pastore del formicoso, che nella tarda età, in pensione, si era ritirato dal fratello, ma per la nostalgia di quei luoghi, delle albe, dei tramonti ritornò  presso la famiglia che gli aveva dato lavoro e lo aveva accolto come uno di loro per porre fine alla propria esistenza sotto il tiglio alla cui ombra tante volte si riposava e si riparava dai raggi del sole, un racconto che vuole essere un monito alla nostra classe politica, è verde il paradiso, è verde la nostra irpinia, ma un verde, come dice Giandonato, che si sta sbiadendo per i continui attacchi , prima le pale eoliche, poi volevano fare una mega discarica, i pozzi petroliferi e per ultimo la Ferrero, polo di eccellenza per la produzione della nutella esportata in tutto il mondo, ora trasformata per produrre energia elettrica con oli vegetali e biomasse, poi il racconto di Erberto che dopo una vita spesa nelle miniere del Belgio, rientra al proprio paese malato di silicoli, dietro questo racconto c’è la storia della nostra emigrazione, quella nel Belgio, dopo il 1946 vi fu una imponete esportazione di manodopera fomentata da accordi politici che dovevano fornire un altissimo numero di lavoratori per il rilancio dell’economia dell’Europa e dai manifesti di colore rosa che invogliavano a partire per le miniere del Belgio.

Si moriva non solo nei crolli delle miniere, Marcinelle è uno di questi esempi, quest’anno ricorre il 60° anno, dove perirono 262 lavoratori di diverse nazionalità, tra cui 136 italiani, ma si moriva soprattutto di silicosi. La postfazione non a caso è stata affidata a Franco Dragone figlio di emigranti irpini in Belgio, regista e sceneggiatore famoso in tutto il mondo, che, nonostante i tantissimi impegni che lo portano in giro per il mondo, non per la minima occasione per fare un salto nella sua piccola Cairano.

 

Source: www.irpinia.it