Comitato Acqua Bene Comune – Buscaino: “Il PD stravolge il ddl di inziativa popolare sull’acqua”

Il Forum dei movimenti per l’acqua ha indetto una petizione popolare per il ritiro del decreto Madia che ha cancellato il secondo quesito referendario sul divieto di trarre profitto dall’acqua

buscainoAvellino – La Referente Provinciale del Comitato Acqua Bene Comune, Giuseppina Buscaino, si esprime duramente sugli ultimi eventi riguardanti l’acqua pubblica: “Ero sicura che De Stefano avrebbe rilanciato l’unione di ACS con GESESA. La sua rielezione è dovuta al fatto che c’è una forte intenzione di privatizzare. Hanno parlato solo di AQP, ma il vero obbiettivo era, quando si sarebbero calmate le acque e De Stefano sarebbe stato rieletto, rilanciare questo accorpamento. Infatti secondo la legge regionale 15 del 2015 bisognava accorpare tutto perché poi oltretutto che ne facevano di GESESA? Nessuno aveva parlato di liquidarla, solo la CGIL. Hanno solo perso tempo. Tempo che ha consentito loro di riorganizzarsi. Ma il vero disegno e neanche tanto velato era di accorpare ACS, GEGESA e AQP, quindi privatizzando, fedeli al PD che ha cancellato il referendum del 2011. Lo ha annullato con la riforma Madia che ha cancellato il secondo quesito referendario che dice che non si deve trarre profitto dall’acqua. Tutte le leggi fatte dal Governo Renzi che spingono verso la privatizzazione e la legge regionale 15 del 2015, sono incostituzionali e ne ho avuto la conferma quando sono andata a un convegno sulla gestione dell’acqua, al Tribunale di Avellino. Un convegno organizzato dall’ordine degli avvocati. Mi è stato confermato da un relatore (un avvocato) che il referendum è sovrano e quindi tutte le leggi che sono in contrasto con esso sono incostituzionali.

E’ evidente che l’imposizione degli accorpamenti per formare un’area unica serve proprio a inglobare le spa private a e privatizzare tutto. Certamente il presidente De Stefano dice di seguire la legge, ma la legge che segue lui è incostituzionale. De Stefano si dice soddisfatto perché secondo lui a dirigere tutto sarà ACS. Io non ne sono sicura e ciò che più conta è che il campanilismo non c’entra niente e i 27 milioni che hanno votato per l’acqua pubblica non hanno votato perché ACS dirigesse il privato ma per l’eliminazione del privato dalla gestione. Ci si continua ad arrampicare sugli specchi perché si deve privatizzare e basta, giustificare la privatizzazione. Io credo che l’Irpinia non abbia bisogno di ACEA (che sta dentro GESESA e che in GORI nell’Ato 3 ha prodotto ben 370 milioni di debiti) che vi ricordo sempre è del faccendiere Caltagirone di Suez la multinazionale francese e della Banca Norvegese e tutti questo devono guadagnarci.

IL PD ha approvato – conclude la Buscaino – due emendamenti che stravolgono il ddl di inziativa popolare trasformandolo in un ddl per privatizzare anziché ripubblicizzare, come era nelle intenzioni dei movimenti per l’acqua pubblica che lo hanno presentato, cosicchè SEL e M5S hanno ritirato le loro firme. Questo partito che si autodefinisce democratico invece ha distrutto la democrazia in questo Paese. Il rilancio della privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici risponde a precisi interessi delle grandi lobby finanziarie che non vedono l’ora di potersi sedere alla tavola imbandita di business regolati da tariffe, flussi di cassa elevati, prevedibili e stabili nel tempo, titoli tendenzialmente poco volatili e molto generosi in termini di dividendi: un banchetto perfetto, che Partito Democratico, Governo Renzi e Ministro Madia hanno deciso di apparecchiare per loro. Per rispondere a questo duro attacco alla democrazia il Forum dei movimenti per l’acqua ha indetto una petizione popolare per il ritiro del decreto Madia, all’interno della stagione appena aperta dei referendum sociali. Chiedo ai cittadini traditi di firmare numerosi questa petizione”. 

 

Source: www.irpinia24.it