Monteforte – Piazza Umberto I gremita per il comizio del Patto Popolare

Sul palco i candidati della lista che si sono alternati in interventi asciutti e mirati che hanno ricevuto l’apprezzamento dei cittadini presenti

foto comizio (1)Monteforte – Piazza Umberto I gremita ieri (martedì 31 maggio) sera per il comizio pubblico del Patto Popolare per Monteforte. Sul palco i candidati della lista che si sono alternati in interventi asciutti e mirati che hanno ricevuto l’apprezzamento dei cittadini presenti. Tutti i discorsi sono stati tradotti nel linguaggio dei segni da Antonella Scorzeto che, così, ha permesso che il messaggio elettorale arrivasse forte e chiaro proprio a tutti.

Primo intervento quello dell’avvocato Antonio Aurigemma: “Ho partecipato a tante campagne elettorali ma non né ricordo una così violenta, fondata su una dialettica offensiva che arriva fino a tentativi di aggressione. Chi ha parlato a sproposito delle Politiche Sociali a Monteforte Irpino evidentemente negli ultimi 20 anni ha vissuto altrove. Bene, il mio impegno per la nostra comunità specie in questo settore è evidente e risaputo. Nel 2008 insieme all’allora sindaco Sergio Nappi siamo riusciti ad aprire un “Centro per l’Infanzia” per i figli delle famiglie meno abbienti, oggi si chiama Peter Pan, prima non esisteva. Sempre attraverso il Piano di zona, allora A7, ottenni il potenziamento dell’assistenza domiciliare per gli anziani e le attività ludiche per i bambini, il rilancio del volontariato e il soggiorno climatico. Nell’ultimo decennio sono stati realizzati tre centri sociali e il Comune di Monteforte ha assunto un ruolo centrale nel Piano di zona A2. Basta pensare alla stabilizzazione della ludoteca per l’infanzia che a partire dal prossimo anno scolastico prevede anche l’attivazione di una “sezione primavera”, gli assegni di cura e per le ragazze madri, oltre ai progetti in tema di disabilità. Infine, la nostra amministrazione ha promosso anche un Consorzio per rispondere in maniera sempre più puntuale alle istanze sociali. Insomma, in questo campo Monteforte è davvero all’avanguardia”.

A completare il discorso sul sociale, poi, ci ha pensato Stefania Corrado che ha illustrato gli impegni sottoscritti dal Patto con il Forum delle famiglie campane e che, tra le altre iniziative, prevede proprio l’istituzione di un Assessorato alla Famiglia. Prima di lei, gli interventi di due giovani candidati: Francesca De Santis, che ha sottolineato il rammarico di un esordio in “una campagna elettorale dai toni accesi e denigratori  ma anche la gioia di aver conosciuto nel Patto Popolare tante persone perbene che come me vogliono solo un futuro migliore per la propria comunità”; e Marco De Falco che tra le altre cose ha rimarcato come “Vivere il paese e prodigarsi per esso non significa chiudersi in una piccola cerchia, ma ascoltare, mettere il proprio impegno per poter far crescere il paese. E sono anni, ormai, che io mi impegno in questo senso. Cambiare Monteforte, ok, ma ad oggi ho sentito solo attacchi ed insulti personali. Nulla di concreto”.

Poi l’architetto Paolo De Angelis ha parlato del concetto di unitarietà di Monteforte, sul quale la squadra del Patto Popolare punta molto: “…Sebbene ogni quartiere ha la sua identità, che deve essere sicuramente salvaguardata e rispettata, e aggiungo, anche innovata… questa identità deve essere vista in simbiosi con tutte le altre realtà del territorio… Questa è la vera scommessa!!!  Bisogna riammagliare! Monteforte è cresciuta, nostro malgrado, in modo frammentario!!!! Bisogna, e l’opportunità ci sarà data dal futuro strumento urbanistico, correggere le lacune del vecchio P.R.G.  che, ascoltate bene, è stato adottato ben 19 anni fa (luglio 1997) in un momento storico che vedeva una fortissima richiesta di alloggi, che non potendo essere soddisfatta da Avellino, che aveva il suo Piano Regolatore da diversi anni saturo, è stata quasi interamente assorbita da Monteforte che ha colto l’occasione nella maniera che conosciamo tutti… poi Avellino dal 2008 ha ristabilito l’equilibrio che ai nostri occhi appare come una contrazione di richieste. Ci tenevo a sottolineare queste date perché, in maniera alquanto bizzarra, i nostri avversari, vogliono farci carico dello storia degli ultimi 20 anni di Monteforte…quando qualcuno di noi in quegli anni era nato da poco…”.

A seguire Nicola Santulli che ha ristabilito la verità sull’ultimo consiglio comunale e sulle paventate conseguenze della mancata approvazione del consuntivo, precisando che in atto non c’è nessuna procedura di scioglimento così come spiegato dalla segretaria generale.

Prima del candidato sindaco, poi, la parola è passata a Fabio Siricio che ha arringato la folla con un intervento politico sferzante: “Parto dal consiglio…Ieri (lunedì 30 maggio) abbiamo assistito ad un assalto alla Bastiglia, qualcuno ha rischiato anche di rimetterci la pelle. E’ questo il rispetto delle istituzioni di chi si candida a fare il sindaco? La politica non è scontro, è confronto. Questo non è l’esempio da primo cittadino che abbiamo visto proprio con Costantino Giordano che ha quasi aggredito il sindaco de Stefano. Proprio ieri, poi, è stato smascherato l’accordo, il compromesso. Dietro la lista di Costantino Giordano ci sono Rosa De Sapio e Giuseppe Del Mastro.. Che dire del bilancio 2012, fu approvato anche con i voti di De Sapio, Del Mastro e degli stessi Giordano e Piciocchi. Allora andava bene…ora no. E sul bilancio 2015? Perché non dicono che un montefortese su quattro non paga la Tari? La crisi c’è e noi dobbiamo trovare delle soluzioni, ma quando si parla di disavanzo tecnico si deve essere chiari e trasparenti fino in fondo… Noi non aspettiamo gli ultimi cinque mesi per fare politica sul nostro territorio, né utilizziamo associazioni in campagna elettorale. Questo bisogna sapere prima di andare a votare. Noi abbiamo voglia di fare per il nostro paese. Siamo 13 volti nuovi e alle nostre spalle non abbiamo nessuno, né padrini né padroni”.

A chiudere il sindaco de Stefano: “In quest’ultimo periodo mi stanno piovendo addosso accuse da tutte le parti. Attacchi personali, ingiurie… Sembra che questa campagna elettorale sia diventata una crociata contro il sindaco de Stefano. Su una cosa, però, non posso tacere: le menzogne di chi è stato per tre anni vicesindaco e assessore e dice di non aver amministrato, non aver percepito indennità, non aver fatto bassa clientela elettorale. Per fortuna a parlare ci sono gli atti che un’amministrazione comunale è tenuta a produrre per ogni singola attività svolta. In questi tre anni Giordano non ha mai votato contro una sola delibera di giunta o di consiglio. Qui ci sono le indennità: circa 43mila euro lorde. Qui c’è la delibera di giunta sull’impianto a biomasse. Anche quella volta il nostro vicesindaco ha votato sì all’atto di indirizzo e ora disconosce tutto il procedimento. Perché, invece non dice la verità sulla sua estromissione dalla giunta? Ma in una comunità piccola come la nostra i fatti, caro ex vicesindaco e assessore alle politiche sociali, prima o poi si vengono a sapere. Le magagne escono fuori…”. Infine un passaggio su alcuni dei progetti che il Patto Popolare intende realizzare: piazzetta Aurigemma, un centro sociale ai Gaudi, il parco urbano ad Alvanella, la messa in sicurezza del Vallone dell’Olmo, l’incentivazione delle cooperative e delle imprese agricole, la creazione di un marchio Igp per i prodotti.

Source: www.irpinia24.it