Comunali, Siricio: “L’appoggio del Pd a Giordano lo ha deciso l’Udc”

Il candidato della lista Patto Popolare per Monteforte ripercorre la genesi dell'allenza tra i democratrici e i centristi

fabiosiricio alla presentazione della listaMonteforte - “E’ pur vero che in questi giorni di campagna elettorale la mistificazione della realtà ha assunto toni, linguaggi ed espressioni assolutamente estremi ma credo che nel caso del coordinamento locale del Pd si voglia anche far finta di non capire. Qui non è in discussione solo la linea che ha assunto il partito ma come si è arrivati a questa decisione. Una scelta che costituisce il completamento di un percorso che ha visto l’Udc lanciare un’Opa sul circolo democratico cittadino e i vertici di quest’ultimo consegnarsi insieme alle chiave della sede. Di politico in questa operazione non c’è niente, piuttosto è evidente un mero opportunismo familistico che ha portato l’Unione di Centro a controllare il Pd locale e a disegnare questa strana alleanza con Monteforte si può e finanche Rifondazione Comunista”.

Fabio Siricio, tesserato del Partito Democratico e già dirigente provinciale, replica alle accuse del coordinamento cittadino del Pd e torna sulla sua scelta di entrare nella lista del Patto Popolare per Monteforte. “Coerentemente con il mio percorso – spiega – mi sono subito distinto dalla corrente che si è voluta inchinare all’azione di neocolonialismo demitiano. Qualcuno, però, vuole continuare a parlare di strategia condivisa per nascondere quella che è stata molto più di una forzatura. E i fatti, che alla fine emergono sempre sulle mezze verità, già mi hanno dato ragione. Alla presentazione di Monteforte si può, infatti, sono intervenuti in qualità di segretari provinciali dei rispettivi partiti, Udc e Rc, Maurizio Petracca e Tony Della Pia. Dunque, con Costantino Giordano di civico non c’è assolutamente niente. Ma solo tanta confusione”.

E non è tutto. Siricio ripercorre anche la genesi di questa alleanza d’interessi: “Questo ticket Pd-Udc viene da lontano. Da quando grazie ai tesserati amici dello scudo crociato si è scalato il vertice del Partito Democratico e assegnata la guida all’attuale coordinatrice, Francesca Zarbo, nipote di Giordano, notoriamente vicino all’Udc. La stessa coordinatrice che, guarda un po’, dopo i pellegrinaggi a Nusco e presso la sede provinciale Udc, ha orientato la linea dei democratici verso l’appoggio nei confronti dello zio. Una linea che ha preso un’inclinazione ben diversa dalla decisione, quella sì condivisa e ratificata, di esprimere un candidato sindaco proprio all’interno di una compagine civica. Il resto sono solo invenzioni costruite ad arte per dare una giustificazione al proprio operato. La verità è che si è voluto svendere il primo partito locale e provinciale (oltre che nazionale, ndr) in termini di preferenze ad uno che non raggiunge il 3 per cento. E questo solo per interessi personali che nulla hanno a che fare con la politica… Il mio Pd, che poi è quello di tutti quanti ne hanno a cuore il futuro, è diverso. E’ un partito che deve formare la classe dirigente del domani, non deve sottostare a compromessi e ad ogni competizione elettorale deve poter esprimere una sua candidatura di alto profilo. Ma di questo ne riparleremo dal 6 giugno. Ora andiamo avanti con Patto Popolare per Monteforte, una lista davvero civica perché non ha voluto mischiare l’amministrazione comunale con le bandiere politiche. Ma soprattutto una compagine giovane che ha ben chiaro di cosa ha bisogno la nostra cittadina e la sua comunità”.

Source: www.irpinia24.it