“Qualche giorno fa leggendo alcune dichiarazioni rilasciate dal candidato a Sindaco SI PUO’, Costantino Giordano, mi sono balzate agli occhi delle espressioni che da una persona che è stata tre anni in giunta ed è tuttora consigliere di maggioranza, non mi sarei mai sognato di udire o leggere. So bene che in politica tutto si può dire, negando persino la verità, ma nel caso specifico si parla dei conti del Comune di Monteforte. E i numeri non mentono mai. Specie se a seguire l’andamento economico-finanziario di un ente ci sono persone come il sottoscritto che negli ultimi anni hanno profuso il massimo impegno per arginare gli effetti negativi di una crisi generale”.

A parlare è il vicesindaco uscente Vincenzo De Falco che illustra, carte alla mano, la reale situazione dei conti del Comune di Monteforte. Uno stato dell’arte che non ha nulla a che vedere con le fantasiose ricostruzioni fatte da Giordano e qualcun altro membro della sua lista.

“L’obiettivo – riprende De Falco – è fornire un quadro di chiarezza e di verità ai cittadini montefortesi che a breve saranno chiamati ad eleggere il nuovo consiglio comunale. A loro, per dovere, etica e responsabilità connesse alla mia persona e al mio ruolo, voglio spiegare qual è la situazione concreta. Lasciando poi a loro comprendere chi continua a dire bugie mistificando la realtà. Ma veniamo ai numeri. Come spero tutti sappiano, ma presumo che un ex vicesindaco ora candidato a sindaco certe cose dovrebbe saperle, il nostro Comune come la maggior parte dei comuni italiani, attraversa un periodo di congiuntura e confusione economico-finanziaria.

Congiuntura che si è riflessa sulle entrate, provocando in parte un mancato incasso e ritardi nei pagamenti degli enti sovracomunali (Stato-Regione), e per il resto una cospicua evasioni delle tasse e delle imposte comunali che l’amico Martino Della Bella ha sempre fatto rilevare in consiglio comunale dai banchi dell’opposizione. Forse, però, il candidato Si Può non ascoltava i dibattiti tra il sottoscritto e la minoranza, perché già era occupato a pensare come doveva realizzare le sue ambizioni politiche”.

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