Patto Popolare per Monteforte, De Stefano: “Giordano non si nasconda, venga al confronto”

La nota del sindaco uscente Antonio de Stefano, ricandidato alla guida della lista civica Patto Popolare per Monteforte, che risponde all' attacco dello sfidante

foto de stefanoMonteforte – “Il sindaco non mi ha coinvolto nella sua fallimentare amministrazione, sono lieto e orgoglioso di non aver dato nessun contributo di idee e di proposte per affondare la nave montefortese…”.

“La dichiarazione con la quale Costantino Giordano ha concluso uno dei suoi impalpabili messaggi elettorali si commenta da sola. E non meriterebbe neanche una replica, se non fosse che l’ex vicesindaco continua a nascondersi dietro ai cittadini e alle presunte istanze che dice di aver raccolto, rifiutando di fatto il confronto pubblico”. A parlare è il sindaco uscente Antonio de Stefano, ricandidato alla guida della lista civica Patto Popolare per Monteforte, che risponde punto per punto all’ennesimo attacco dello sfidante.

“Ho già avuto modo di dirlo in pubblico – riprende de Stefano - e l’ho sottolineato in più di un comunicato stampa ufficiale: ho rimosso dal suo incarico l’ex vicesindaco e assessore Costantino Giordano per palese inefficienza e inconsistenza politica e programmatica. Se ne faccia una ragione. Lui continua a buttare tutto sul personale e ancora non si rende conto che per amministrare una cittadina come la nostra e avere dei ruoli di responsabilità bisogna essere preparati. Non bastano i voti che hai in dote. Servono idee, proposte, competenza. In tre anni non ha prodotto niente.

Solo sfaceli nella gestione dei pacchi alimentari che il Comune è stato costretto, per evitare problemi seri, ad affidare alla trasparenza e all’onestà dei vigili urbani. Detto questo, visto le condizioni che pone per confrontarsi pubblicamente lo rispondo subito: abbia il coraggio di parlare in prima persona, di metterci la faccia. Il giudizio della piazza lo accetto, ci mancherebbe altro. Ma il dibattito deve essere tra chi si è candidato assumendosi la responsabilità di guidare l’amministrazione. La bagarre in pieno stile Giordano serve solo a fare confusione. Noi che vogliamo bene Monteforte e guardiamo al suo futuro nell’interesse della collettività abbiamo il dovere di fare chiarezza, pianificare e gestire al meglio opportunità e risorse.

Ecco perché invito pubblicamente Giordano e l’altro aspirante primo cittadino, Paolo De Falco, ad un confronto a tre moderato da un giornalista super partes e alla presenza della stampa locale oltre che dei cittadini che vorranno presenziare. Per evitare altre scappatoie, quindi, fissiamo l’appuntamento per giovedì, 26 maggio, (nel pomeriggio ad un orario da concordare) alla Casa della Cultura dove si sono svolte tutte le presentazioni delle liste”.

Poi un passaggio telegrafico rispetto alle domande anticipate dallo stesso Giordano: “Posto che non ho capito dove è stato finora l’ex vicesindaco – sottolinea de Stefano – ancora oggi consigliere di maggioranza e non indipendente o passato all’opposizione, mentre venivano commessi tutti gli errori che imputa all’amministrazione uscente, rispondo sinteticamente a quanto ci addebita. Non abbiamo un deficit strutturale ma una posizione debitoria per 3,5 milioni di euro, di cui 1,3 per anticipazioni bancarie (prassi a cui ricorrono tutti i Comuni, ndr) e il resto verso fornitori. Allo stesso tempo, però, abbiamo crediti per 3,7 mln sull’ordinario (solo la Regione deve ancora erogarci 500mila euro già stanziati) e per oltre 4 mln derivanti da cartelle esattoriali per ruoli già emessi. Dunque, da un rapido calcolo risulta che le casse comunali devono rientrare di ben 4 milioni e 200mila euro.

E ancora. I fondi Ue persi si riferiscono: alla sistemazione della Fontana Carlo III, per la quale la prima gara andò deserta e la ditta che ha vinto la seconda non ha voluto fare più i lavori; e all’intervento di riqualificazione della villa comunale, per il quale si aprì un contenzioso con la ditta esecutrice e la sentenza del Tar che chiarì la vicenda è arrivata lo scorso 17 luglio, quando ormai non c’erano più i termini per procedere. Sull’impianto a biomassa è stato detto di tutto e di più. Ricordando che Giordano è stato uno dei promotori e ha votato in giunta l’atto di indirizzo del progetto, voglio ribadire ancora una volta che lo sviluppo dell’intervento ha messo in evidenza che la struttura andava a finire nella zona rossa, quella a rischio frane.

Ce ne siamo accorti in corso d’opera è abbiamo fermato l’iter. Tutto qui. Sul ciclo dei rifiuti, poi, che “non è virtuoso”, voglio informare Giordano che il Comune ogni anno rispetto alla tassa sui rifiuti deve rifondere 500mila euro. Cifra che puntualmente non viene saldata dai contribuenti. E con la spesa complessiva non coperta per circa un quarto non si riesce a fare di più. Ma ci stiamo attrezzando e abbiamo già pronte delle soluzioni ad hoc che riguardano i riciclabili. Infine le periferie che l’ex vicesindaco ha definito abbandonate. Alvanella? Non mi pare proprio, abbiamo realizzato le cose prefissate nel programma… Molinelle? Tra viabilità e interventi sul rischio idrogeologico non credo ce ne siamo dimenticati… Borgo? La piazza e il centro sociale sono solo l’inizio…”.

Source: www.irpinia24.it