Avellino – Casina del Principe: il vernissage della mostra Mnemos – IGNIS

L'evento è a cura di Giovanni Cuccurullo, giovane studente della facoltà di Architettura di Napoli

mostraAvellino – Venerdì 20 maggio alle ore 18.30 presso la Be Food Gallery , Casina del Principe- Corso Umberto215, Avellino, si terrà il vernissage della mostra Mnemos- IGNIS. La mostra sarà visitabile fino al 18 giugno 2016 nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle 18.30. Gli altri giorni sarà visitabile su prenotazione al numero 3348843077 - www.mnemosvetrate.it .

Giovanni Cuccurullo, ancora giovane studente della facoltà di Architettura di Napoli sviluppa un interesse per le arti applicate, abbandona gli studi e decide di aprire il suo laboratorio ad Angri nel 1987 battezzandolo con il nome di MNEMOS. Mnemos, fin dall’inizio, non si limita ad essere un centro d’arti applicate dedito perlopiù alla lavorazione artistica del vetro, la pietra e il legno ma è anche una filosofia, un modo di approcciare alla materia.
La sua educazione, strutturata nel tempo grazie agli anni trascorsi nella falegnameria paterna, agli studi di architettura e alla passione per l’arte, influisce su ogni oggetto da lui prodotto basando la propria ricerca sulla vibrazione delle superfici, creando delle composizioni che sono delle esperienze visive e tattili.
MNEMOS, il maestro decide di firmarsi con il nome stesso della sua attività, è artigiano e artista al tempo stesso che basa la propria ricerca sulla capacità di plasmare la materia e di capirne la vocazione.
 
La mostra prende il titolo di IGNIS poiché il fuoco è l’elemento che accomuna tutta la serie di lavori. Il principio del fuoco secondo il quale questo non è elemento di distruzione bensì principio generatore e conservatore della materia è il pensiero che accoglie l’opera di Mnemos. Il laboratorio del maestro è come una fucina dove i manufatti subiscono un processo di manipolazione tale da dare nuova vita agli oggetti e il fuoco diventa catalizzatore catartico della materia. Il filosofo greco antico Erodoto formulò l’idea secondo il quale la generazione stessa dell’universo, dove in ogni cosa è conservato il fuoco, comportasse il continuo divenire delle cose, come se il fuoco fosse l’unità base, anima degli oggetti stessi e in questo continuo flusso dell’Essere i lavori di Mnemos si propongono come dei fotogrammi di un film.
SALA LEGNO
In un incendio il legno è cibo per le fiamme ma nel momento in cui queste vengono controllate da mani sapienti, tali possono generare nuova vita e avviare un processo di rinascita. Ecco allora il titolo dell’intera serie lignea, REVIVE. È un nuovo rivivere poiché il legno povero è lavorato e diventa un’opera d’arte, l’artigiano stesso si trasforma in artista e la µvƞµƞ, ovvero ricordo, da cui prende il nome il laboratorio, ritorno a galla con l’esperienza e la conoscenza accumulata negli anni. Osservando i lavori lignei, questi appaiono come dei veri e propri organismi. Trattasi di anatomie, operazioni di taglio e composizione la cui tettonica va a scandire un ordine definito che tende verso uno stato di equilibrio fra elementi statici e dinamici, vuoti e pieni. L’utilizzo diretto del fuoco nella lavorazione di alcuni pezzi non vuole raccontare una violenza; non lo si vuole rendere carbone ma, come spesso è d’uso, lo si tempra in superficie, dunque l’intento è quello di donare forza a questo organismo. REVIVE non è altro che una serie di autoritratti in cui basta immergersi per conoscerne il suo autore, MNEMOS, il maestro Giovanni Cuccurullo
Source: www.irpinia24.it