Vicenda Marò, De Lieto (Li.si.po): “L’Italia mostri i muscoli”

Il Libero Sindacato di Polizia riprende la delicata questione di politica internazionale che si trascina da quattro anni senza soluzione

 Romalisipo_ok1“La vicenda dei due Marò, accusati dall’India di aver ucciso due pescatori indiani, mentre erano di scorta ad una nave, in attività “antipirateria”, si trascina da oltre 4 anni, senza che il nostro Paese , sia riuscito a tirare “fuori dai guai”, questi due servitori dello Stato.” – Così ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO./S.E.L.P.), Antonio de Lieto ” In verità, troppi errori da parte dei Governi che si sono succeduti nel tempo, a partire dal Governo Monti, hanno dato una immagine dilettantesca di certa nostra classe politica, con la conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Il Marò Massimiliano La Torre – ha continuato de Lieto – si trova momentaneamente a casa, per curare i postumi di un ictus, mentre il suo Collega Salvatore Girone attendeva e sperava, di rientrare in Patria. Ora il Tribunale dell’Aia ha accolto la richiesta dell’Italia ed ha stabilito che il Marò Girone, può rimanere in Italia, durante tutto il provvedimento arbitrale. Certo, come italiani gioiamo per questa notizia, ma anche di fronte ad una decisione di un Tribunale internazionale qual ‘è quello dell’Aia, l’India vuole “garanzie”, Di che, di cosa. La “mollaggine” italiana – ha rimarcato de Lieto – ha consentito all’India di essere sempre più dura ed arrogante , in un contesto dive non vi sono prove certe di colpevolezza dei nostri due militari ed appare chiaro che il quadro è complesso e caotico ed allora perché tanto accanimento verso i nostri due Marò? Giunge il momento nella vita di un popolo, di un Paese, di mostrare i “muscoli”, senza pensare all’economia o altro, ne va della nostra dignità nazionale. Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO./S.E.L.P.) – ha concluso il Presidente -, è lieto della decisione del Tribunale dell’Aia , ma è indignato dal comportamento delle autorità indiane, che ancora frappongono ostacoli”.

Source: www.irpinia24.it