Varricchio (PVS) presenta la Sociolitica:”Al centro le persone, non il voto”

A un anno dalle regionali, Francesco Varricchio scende nuovamente in campo con Pro Vita Sostenibile per portare avanti la sua idea di politica, o meglio, di "Sociolitica". Di seguito la nostra intervista

francesco varricchio PpIAvellino – E’ passato un anno ormai dalla consegna delle liste candidate alle elezioni regionali in Campania. Durante il toto-nomi, per la lista di Popolari per l’Italia, apparve il nome di Francesco Varricchio, educatore impegnato nel sociale avellinese, che però sul finale inaspettatamente non ottenne la candidatura. In quell’occasione, Varricchio espose la sua posizione a seguito del cambio di rotta del partito: “Solimine ha scelto di non sostenermi, anche se io ero pronto a combattere, chiedendo un segno di discontinuità per essere io portavoce delle aspirazioni positive che lo avevano mosso a mettere a disposizione del partito la sua buona volontà”.

Una chiara propensione a mettersi in gioco, a pieno servizio della propria città e non solo. Oggi Francesco Varricchio prosegue il suo percorso impegnato nell’educazione in qualità di, come da lui dichiarato, “educaideazionatore”. Un’espressione che rappresenta a pieno il concetto che, da tempo ormai, sta diffondendo attirando l’attenzione di molti curiosi: la “Sociolitica”. Il 7 Maggio, presso il bar Maracuja di Avellino alle ore 10, verrà inaugurato ufficialmente il sito web di “Pro Vita Sostenibile” e, a seguire, il dibattito “Società oggi, criticità e prospettive”, con l’intervento dello stesso Francesco Varricchio in qualità di portavoce PVS, sociolitico ed educaideazionatore. 

Il noto professore di economia dell’Università di Bologna, Stefano Zamagni, ha detto a Varricchio: “Cerca pero’ di dare una strutturazione di tipo associativo al Comitato e soprattutto cerca di individuare alcuni obiettivi concreti che possano essere raggiunti in tempi brevi. Considera, infatti, che la gente e’ stufa di annunci e/o di promesse vaghe”.

Per avere idee più chiare sull’iniziativa abbiamo fatto alcune domande a Francesco Varricchio.

Francesco, partiamo dalla prima grande domanda: cos’è la Sociolitica?

Quando la politica dimentica di occuparsi del sociale è degenerata, chi invece diventa referente dei quartieri è il testimone da seguire: ecco la necessità della sociolitica che pone al centro la società (societas) prima della città (polis), perché la politica il più delle volte perde il contatto con la realtà quotidiana. La sociolitica non dimentica 3 principi = Destinazione Universale Dei Beni: la terra e ciò che in essa è contenuto è riservato all’uso di tutti i popoli, per cui i beni creati devono pervenire a tutti con equo criterio; Principio Di Sussidiarietà: tutte le società di ordine superiore devono porsi in atteggiamento di aiuto rispetto alle minori; Principio Di Solidarietà: punto di partenza sociale ordinatore delle istituzioni, mediante la creazione o l’opportuna modifica di leggi, regole del mercato, ordinamenti.

Quali miglioramenti apporterebbero i principi della Sociolitica su Avellino e in Provincia?

Il cittadino che non si è schierato in un partito per fare l’amministratore comunale, si può candidare comunque ad offrire il suo apporto al luogo in cui risiede con responsabilità. Infatti, il principio della Partecipazione si esprime in una serie di attività con cui il cittadino, da singolo o in associazione, direttamente o con propri rappresentanti, contribuisce alla vita culturale, economica, sociale e politica della comunità civile cui appartiene.

La partecipazione è un dovere di tutti da esercitare in modo responsabile e in vista del bene comune. Indispensabile valorizzare l’educazione civica attraverso:

1) diffusione dell’analisi della Rassegna Stampa per conoscere lo stato delle cose e proporre iniziative realizzabili;

2) essere presente ai Consigli Comunali pubblici del luogo in cui si risiede, e informato sulle attività dei Comitati civici, per costruire il bene comune anche con, eventuali, necessarie petizioni;

3) convergere con gli altri protagonisti sociali, culturali e politici sui contenuti, con rispetto reciproco, tendendo al vero bene per tutti: una vita sostenibile, dialogando nel contesto pluralistico;

4) ascoltare tutti quelli che hanno a cuore il futuro del proprio territorio, con incontri pubblici dove tutti possano proporre soluzioni concrete da far attuare ai nostri amministratori

5) avviare, pure a costo zero, progetti concreti e utili, anche di breve durata.

Secondo quanto riportato dal tuo ultimo comunicato stampa, i precetti della religione cattolica sono fondamentali. Se è così, come sarebbe possibile avvicinare un non-credente alla Sociolitica?

Ogni persona è chiamata a dare il proprio contributo per migliorare le cose, ritrovando gli stimoli positivi che comunque la vita offre. Dal confronto sull’esserci in un dato territorio, può scaturire la volontà di studiare le forme di governo di una cittadinanza, la gestione e il modo di operare dello Stato, individuando il ruolo dei cittadini. Le scuole di ogni ordine e grado stanno riscoprendo l’educazione ambientale, stradale, sanitaria, alimentare. Si potrebbero attivare collaborazioni tra le associazioni del territorio e le future generazioni, facendosi aiutare da esperienze come l’arte ed il teatro, per esprimere anche dei messaggi legati alla Costituzione italiana o alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Dunque, almeno un Referente che si occupi di sociale in ogni quartiere, in contatto con la gente, può coordinare assemblee zonali partecipative che si facciano portavoci dei veri bisogni delle persone, con proposte realizzabili e prioritarie da attuare, e anche far attuare agli amministratori, come i 12 punti dell’Agenda di speranza per il futuro del Paese (Reggio Calabria, 2010).

Sei attivo con Pro Vita Sostenibile, quante persone raccoglie il movimento? Cosa avete fatto finora?

Come rispondere alla città? Questa è stata la prima domanda a cui, con una decina di amici, ho cercato di rispondere. Nacque così la lettera per “la politica pagana”, seguita dal blog comitato buoni cristiani onesti cittadini, riempito da articoli di alcune persone che hanno deciso di uscire dalle sagrestie, seguendo l’esempio del prof. Giuseppe Toniolo. Tra le attività civiche più importanti, la collaborazione con alcuni Forum dei giovani irpini, impegnati contro i rischi del gioco d’azzardo.

Uno degli articoli più interessanti è stato pubblicato proprio su Irpinia24. Ci siamo interessati di problemi a piazza Kennedy, Rione Mazzini e Ponte della Ferriera. Siamo stati al Padiglione Irpinia durante l’Expo con il cortometraggio Adventus.

La mancata candidatura alle regionali dello scorso anno non ha abbattuto il tuo spirito “combattivo”, vedremo ancora Varricchio nella politica avellinese? Se si, in quali vesti?

Ricordo che il 2 maggio 2015 pubblicai un articolo su questa testata in cui motivavo le ragioni del mio impegno civico. Non nascondo che l’estate scorsa è stata la stagione più difficile della mia vita giovanile. Nessun politico mi è venuto a trovare a casa e a chiedermi come stavo. Dal 1800 non si viveva una stagione estiva così calda (complici le scie chimiche?). Sta di fatto che dopo un viaggio in Olanda e il ritorno nel Meridione italiano qualcosa è cambiato nel mio intimo. Sono fiero di poter dire che la psicoterapia è l’antidoto di cui tutti avremmo bisogno per fortificarci. Se uno non conosce la propria autobiografia non può ambire a provare a migliorare una piccola parte del mondo.

Avellino deve vivere: basta suicidi nella nostra terra! La depressione si fronteggia con politiche di empowerment e con centri d’ascolto gratuiti e specializzati all’assistenza dei reali bisogni delle persone in difficoltà. Io combatterò da educatore professionale, fiero di definirmi un sociolitico pronto ad essere un ponte costante tra le esigenze del cittadino e le soluzioni da proporre a chi è deputato a legiferare. Non posso infangare, infine, il cognome di mio nonno che da un paese del Sannio si spostò in Irpinia, dove si distinse come Maresciallo della Polizia durante il terremoto del 1980.

Source: www.irpinia24.it