Basilico, salvia e rosmarino, Iva al 5% e non al 10: Ok della Commissione Politiche Europee

Coldiretti Campania: "Notizia fondamentale per il comparto"

erbearomaticheNapoli – Buone notizie per i tanti produttori di piante aromatiche della Campania. La Commissione Politiche Europee del Senato ha approvato un emendamento che riduce l’aumento dell’Iva sulle piante di basilico, salvia e rosmarino dal 10% al 5%. Ad annunciarlo la senatrice del Pd Angelica Saggese, tra le firmatarie dell’emendamento che dovrà ora essere approvato definitivamente dall’Aula.

Attualmente l’Iva è al 4% – spiega la Saggese – ma dopo le prescrizioni della Commissione Europea, per chiudere rapidamente i casi di pre-infrazione, la proposta del Governo consisteva nell’innalzare l’Iva al 10%. Grazie al via libera del nostro emendamento, l’innalzamento dell’Iva sarà contenuto ora al 5%. Siamo andati incontro alle richieste dei produttori: il provvedimento avrebbe provocato gravi ripercussioni su un settore che in Campania conta tantissimi occupati”.

Soddisfazione viene espressa dal direttore di Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda: “Le aromatiche in Campania, negli ultimi anni, hanno avuto una crescita produttiva di grande rilievo – spiega Loffreda – la Piana del Sele, già polo nazionale di produzione della quarta gamma orticola, è oggi anche l’area dove si concentra la maggiore produzione di aromatiche per la grande distribuzione e per l’export. Le nostre aromatiche sono molto richieste in Germania e nei paesi del Nord Europa dove il mercato è in forte crescita. L’innalzamento al 10% dell’Iva avrebbe creato una grave distorsione nel mercato mettendo a rischio seriamente il comparto. Ringraziamo la senatrice Saggese, che è tra le firmatarie dell’emendamento, per aver ascoltato e accolto le nostre istanze”.

Nella sola Piana del Sele sono quasi un migliaio gli ettari vocati a piante aromatiche “e la domanda è in crescita – rivela Loffreda – sia per il consumo, che per la ristorazione e per la richiesta sempre più forte di prodotti naturali”. 

Source: www.irpinia24.it