Teatro d’Europa – I giovani dell’accademia vanno in scena con “Quel raggio di luna”
Lo spettacolo è rievocazione di un teatro da tempo dimenticato e sconosciuto alle nuove generazioni, cresciute ai piedi di sofisticati apparecchi televisivi
Sabato 16 aprile alle 20.30 il TEATRO D’EUROPA presenta I GIOVANI DELL’ACCADEMIA DEL TEATRO D’EUROPA in QUEL RAGGIO DI LUNA di Ermanno Carsana musiche di RENATO GAUDIELLO, regia ANGELA CATERINA. Gli allievi coinvolti sono: ROSA ACCARDO, GABRIELLA DEL GAUDIO, CLARA MARINIELLO, SABATINA PIA NARDONE, MARCO PACILIO, DINO RAFFA. .
«Siamo molto contenti - spiega Luigi Frasca, direttore artistico del corso – per la riuscita di questo corso. L’esperienza acquisita dai ragazzi partecipanti ci da la conferma della bontà del progetto. Una delle peculiarità formative dell’Accademia di Teatro del Teatro d’Europa è l’intensa attività di produzione e messa in scena degli spettacoli, ad opera degli allievi dell’Accademia stessa. L’Accademia offre così agli allievi l’opportunità di completare sul palco la propria formazione e al tempo stesso di promuovere la propria visibilità.”
Lo spettacolo è rievocazione di un teatro da tempo dimenticato e sconosciuto alle nuove generazioni, cresciute ai piedi di sofisticati apparecchi televisivi. Il vecchio caro teatro delle marionette sembra proprio finito. Le cose semplici e genuine non possono morire ed è così che, come per magia, in una notte di luna inizia la favola.
E’ proprio un raggio di luna che penetrando nella polverosa soffitta illumina le arrugginite marionette. Una carezza, un lieve bacio di quella luce e sei marionette si animano per incanto dando vita ad una fiaba. Dietro l’apparente semplicità, tipica d’altronde, di ogni favola, si cela una tensione morale alta e la volontà di parlare d’altro.
Per uno strano incantesimo, delle marionette, rotte ed abbandonate, si animano, diventano uomini e donne, come noi, ed entrano in conflitto tra loro. Un conflitto che è anche politico-sociale. Così, in questo paese di marionette, una rassomiglianza all’Italia ed a tanti altri Paesi reali, succede che un diavoletto cattivo, per quanto simpatico, costringa un re pacioccone e bonario a diventare tiranno ed a perseguitare la popolazione con tasse e guerre, ad infierire su di un povero soldatino pacifista, che preferisce l’amore alla guerra, prima minacciandolo di fucilazione, poi mettendolo in prigione, infine dandogli in senso letterale, la caccia. Lo spettacolo sarà proposto alle SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO GRADO il prossimo anno scolastico 2016/2017 e tutti gli insegnanti che vogliono assistere gratuitamente allo spettacolo possono prenotarsi telefonando al 331.5481067 o ritirando i biglietti omaggio al botteghino la sera dello spettacolo.