Lotta alla criminalità: accordo tra Prefettura e Tabbacai
Il Prefetto Sessa: "Il protocollo mira a incrementare i sistemi di videosorveglianza e i pagamenti telematici nelle rivendite di monopolio" . Il Questore Ficarra: " La nostra provincia è un'isola felice, ma non dobbiamo abbassare la guardia"
Avellino – E’ stato siglato questa mattina l’accordo tra il Prefetto Carlo Sessa e il Presidente Provinciale della Federazione Italia Tabaccai Pietro Vietri, per la prevenzione della criminalità nelle rivendite di generi di monopolio della provincia di Avellino. L’obiettivo è realizzare una collaborazione, nell’ambito delle rispettive competenze, per migliorare l’attività di prevenzione e repressione dei fenomeni criminali, implementando la sicurezza con l’impiego di strumenti di videosorveglianza.
“Il protocollo mira a incrementare il rapporto già esistente tra le forze dell’ordine e gli operatori del settore – ha dichiarato il Prefetto Sessa – nonché la sicurezza, anche se nella nostra provincia non esiste una situazione critica. L’accordo ha anche un risvolto pratico, in quanto potrà servire a diffondere i pagamenti telematici, servizi di videosorveglianza e antirapina. La Prefettura curerà il materiale informativo, i tabaccai, invece, diffonderanno il pagamento elettronico”.
A definire “isola felice” la nostra provincia è stato il Questore Ficarra:
“Ovviamente è un settore sensibile quello delle rivendite di monopolio visto che girano molti soldi. La situazione però, come dicono anche le statistiche, è moderatamente sotto controllo. Questo non significa che dobbiamo abbassare la guardia. I nostri collegamenti, le nostre pattuglie sono sempre vigili e noi inseriamo sempre le tabaccherie nei nostri giri di vigilanza generica insieme agli uffici postali, alle banche perché sappiamo quanto siano sensibili”.
Il 30 – 40 % della tabaccherie di Avellino e provincia già predispone di un sistema di videosorveglianza. Con questo accordo però la percentuale si raddoppierà in tempi brevi. Stesso discorso per il pagamento automatizzato, come ha affermato Pietro Vietri, presidente provinciale della FIT (Federazione Italiana Tabaccai):
“Il protocollo serve come uno strumento repressivo attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologiche. Passi avanti ne abbiamo fatto per la moneta elettronica. Tra l’altro esiste una banca dei tabaccai con cui noi operiamo per quanto riguarda i servizi. Attraverso questi nuovi metodi di pagamento eliminiamo il problema del “cassetto”. La nostra provincia è sempre stata “sana”, ma negli ultimi anni c’è stato un aumento della micro e macro criminalità del 30 % e questa è la nostra maggiore preoccupazione. Spesso comunque la delinquenza arriva dalle zone limitrofi, non lo diciamo noi ma i dati”.
Vietri ha sottolineato come il gioco contribuisce ad aumentare determinate criticità esistenti:
“In effetti rappresenta una complicazione per quanto concerne il riciclaggio, gli incassi. Ci siamo fatto carichi di ciò e ci poniamo molta attenzione. Il gioco è in sé è un problema nazionale, ma non per i giocatori in generale, bensì per alcune tipologie”.