Atripalda – Continua lo scontro tra maggioranza e opposizione a Palazzo di Città. I consiglieri di Forza Italia, Udc, Psi e Piazza Grande hanno riconvocato il Consiglio comunale, con la stessa modalità di un quinto dei consiglieri, disertato lo scorso giorno dalla maggioranza.

Al centro delle polemiche proprio i punti all’ordine del giorno: l’adozione del regolamento di Polizia mortuaria, per consentire la dispersione delle ceneri del giovane morto qualche mese fa in Thailandia, la questione dell’attuale comandante Salsano, la cui nomina è stata messa in dubbio fin dall’inizio in quanto è entrato in servizio privo del requisito del limite di età e senza essere stato sottoposto a visite mediche e il sostegno dell’attività svolta dalla locale stazione dei Carabinieri, dopo le dichiarazioni del sindaco Spagnuolo.

La maggioranza ha ritenuto che le questioni sollevate dalla minoranza erano inutili e che gli atti sono stati formulati solo 24 ore prima del Consiglio. Inoltre la dispersioni delle ceneri è una vicenda di cui si discuterà e si troverà soluzione in Giunta. “Un’accozzaglia di affermazioni false. Il vero problema è che non c’era nessun intenzione da parte della maggioranza di confrontarsi in Consiglio comunale. L’intento era mescolare le carte, per non far comprendere ciò che sta accadendo alla cittadinanza”, ha sottolineato Dimitri Musto, consigliere dell’Udc.  

Forti anche le dichiarazioni di Massimiliano Del Mauro, capogruppo di Forza Italia: “Questo è il punto più basso che abbia mai toccato un’amministrazione ad Atripalda. Siamo davanti a una maggioranza che non sa decidere, che cerca il consenso in tutti i modi cavalcando l’onda dell’emotività sulla dispersione delle ceneri e poi di non essere più in grado di dare una risposta. Siamo davanti a un gruppo di incapaci che non ha rispetto per le istituzioni”.

Della stessa opinione anche Ulderico Pacia: “Sono scorretti e irresponsabili. Il consiglio comunale andava fatto. Come ha deliberato la Giunta sulla dispersioni delle ceneri?”

Il quadro che fa la minoranza è quindi quello di una maggioranza che messa alle strette, per non dare risposte, fugge e rimanda. “Una brutta pagina della storia amministrativa della città”, dice il consigliere di Forza Italia Vincenzo Moschella: “Un comportamento censurabile, che tende a dileggiare la funzione del Consiglio Comunale ed il pubblico presente, tra cui i tanti membri dell’Associazione “La Verde Collina”. C’era l’esigenza di fare chiarezza.  Questo non è avvenuto, ciononostante resto fortemente convinto che il Consiglio Comunale è il massimo luogo della rappresentanza di questa città e pertanto deve essere reso possibile quel libero e ampio confronto pubblico tra le diverse visioni del bene comune che è il sale della democrazia. Un simile atteggiamento evidenzia non solo la grave debolezza di questa amministrazione, ma anche il fatto che siamo giunti al capolinea di quest’esperienza amministrativa”. 

Non resta che attendere la reazione del primo cittadino Paolo Spagnuolo e della sua squadra al secondo tentativo della minoranza di confrontarsi sui punti da loro indicati. 

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