Lunedì di Consiglio Comunale ad Avellino – Tre le mozioni all’ordine del giorno
Ore 20.37 si torna in aula. All’appello del segretario generale non c’è il numero legale. Il Consiglio Comunale si chiude così
AVELLINO – Lunedì di Consiglio Comunale per il comune di Avellino dove si discuterà dei seguenti argomenti posti all’ordine del giorno:
1) Mozione presentata dai consiglieri comunali Festa, Negrone e Genovese ad oggetto: “Pubblicazione obbligatoria avvisi pubblici, affidamenti di incarichi professionali o fornitura di servizi”
2) Mozione presentata dai consiglieri comunali Festa, Negrone e Genovese ad oggetto: “Parcheggio Interrato Piazza Libertà – Transazione Comune con l’Ati Napoletana Parcheggi Spa”
3) Mozione presentata dalla consigliere Monica Spiezia ad oggetto: “Sottoscrizione protocollo d’intesa Mille occhi sulla città”
La prima mozione da cui si parte è quella presentata da Festa – Negrone – Genovese. «Parlo dell’iter che ha riguardato il bando del Centro Antiviolenza. Dissi all’assessore Cillo che mi sarei augurato che tra un bando e un altro i requisiti non sarebbero cambiati. Mi assicurò che ciò non sarebbe avvenuto e invece i requisiti sono cambiati». Festa poi parla delle assegnazioni senza bando e del “Consorzio Roma” a cui è stato affidato uno sportello per “Garanzia Giovani”. Duro attacco all’assessore Cillo che avrebbe dovuto rivolgersi al Centro per l’impiego e non «fare di testa sua. Garanzia Giovani – prosegue Festa – va affidato al centro dell’impiego e all’Arlas non ad altri».
A rispondere a Gianluca Festa arrivano le parole dell’Assessore Cillo: «Non entro nel merito della mozione per il semplice fatto che non è competenza né di Giunta né di Consiglio indicare ai dirigenti quali sono le posizioni da adottare. Quello lo fa la legge. Come assessore devo dare alla città e al Pdz i servizi migliore. L’amministrazione non ha stipulato alcun protocollo di intesa con il “Consorzio Roma”, ha solo fatto un lavoro di accoglienza». L’Assessore Cillo poi fa un passaggio anche sul “Centro Antiviolenza”. «Su questo punto – dichiara Cillo – già ho chiarito. L’ufficio gare di questo Comune ha provveduto alla pubblicazione del bando. La mia unica preoccupazione era quella di non perdere i fondi e che le cooperative che avrebbero partecipato avessero avuto i requisiti giusti. L’affidamento a cui fa riferimento il Consigliere Festa l’ho ritenuto legittimo e fatta in piena buona fede. La trasparenza è importante e lo sarà sempre».
Successivamente il consigliere Giacobbe chiede la sospensione della seduta “per la sopraggiunta di dati nuovi”, richiesta che viene posticipata viste le richieste del consigliere Giordano che si dice preoccupato che un’interruzione potrebbe segnalare la fine del Consiglio stesso e la sua necessità di poter esporre il proprio pensiero.
«Ricordo a Cillo e a tutti gli assessori che la pubblica amministrazione sottoposta alle leggi e non sovrasta. Non si forzano le mani, quindi io vorrei sapere a quale dirigente è stata fatta una forzatura e per fare cosa. E lo voglio sapere adesso altrimenti l’assessore Cillo è omertoso. Qui si rispettano regole e leggi. Lei non è un volontario al Comune di Avellino, lei è un assessore. E’ ingenuo da parte sua nascondersi dietro lo spauracchio della gratuità. Se passa la mozione, Cillo si dovrebbe dimettere ma questo è un problema della vostra maggioranza».
Alle ore 20:00 il Presidente Petitto sospende per 10 minuti e convoca per le ore 20 e 10 la conferenza dei capigruppo.
Ore 20.37 si torna in aula. All’appello del segretario generale non c’è il numero legale. Il Consiglio Comunale si chiude così.
Il Consigliere Festa conclude così: «La maggioranza è scappata di fronte all’evidenza dei fatti. Non so se lo ha fatto per fretta o per fuggire alle proprie responsabilità. A me sembra una resa. L’assessore Cillo non ha risposto. Ha detto che “Garanzia Giovani” è una lodevole iniziativa ma questo già lo sapevamo. La sua relazione mi ha ricordato quella dell’assessore Iannaccone di qualche giorno fa. Io ho portato all’attenzione del Consiglio atti, numeri e dati e su questi contenuti avrei voluto una risposta. Probabilmente per questo motivo i colleghi hanno preferito abbandonare l’aula. Se non hanno inteso rispondere vuol dire che qualche dubbio gliel’ho insinuato. Una cosa è certa ho chiesto di pubblicare sempre i bandi e le procedure pubbliche».