Operazione 10%, l’intervista a Gabriele Di Marzo

Il coordinatore provinciale vicario FIG sull'arresto del sindaco di San Lorenzo Maggiore

intervistaNapoli - Di seguito l’intervista rilasciata da Gabriele Di Marzo ad una testata locale sulla vicenda San Lorenzo Maggiore ed <<Operazione 10%>>. 

Dopo quasi due settimane dall’arresto del sindaco di San Lorenzo Maggiore e del capo ufficio tecnico, l’opinione pubblica sembra essersi espressa poco, se non sui Social network e in qualche manifesto. Il rammarico però è tanto, anche da parte degli elettori fedelissimi del sindaco De Libero. Abbiamo provato invece a sentire telefonicamente Gabriele Di Marzo, coordinatore provinciale vicario di Forza Italia Giovani, che nella scorsa tornata elettorale del 2015 provo’ a mettere in piedi una lista proprio in opposizione al sindaco De Libero.

D: Gabriele ovviamente hai appreso della notizia dell’arresto del sindaco De Libero. Che idea ti sei fatto?

R: Si, ho appreso sia dagli organi di informazione che dai Social network della vicenda che ha coinvolto il sindaco del mio paese. Proprio in quel periodo ero a San Lorenzo per alcuni impegni di partito. Ho avuto modo, come tutti del resto, di vedere sia il video girato dai Carabinieri che la conferenza stampa fatta in Procura. Non posso che commentare questi due elementi specifici: oggettivamente non è stata affatto una bella scena quella vista. Purtroppo la notizia è rimbalzata sui Tg nazionali in poche ore. Mi hanno chiamato alcuni amici di Roma quasi increduli. Dal punto di vista mediatico il video e l’intera vicenda non ci hanno fatto una buona pubblicità, anzi. Poi ovviamente sarà la magistratura a fare luce sull’intera vicenda chiarendo alcuni aspetti che ad oggi sono ancora poco chiari.

D: Nella posizione di De Libero ti saresti dimesso? 

R: Sicuramente si, senza pensarci un minuto. Non fosse altro che per fare chiarezza da semplice cittadino sull’intera vicenda che lo vede coinvolto. È questo non perché io sia un giustizialista, anzi. Dico solo quello che personalmente avrei fatto io.

D: Come credi si affronterà la vita amministrativa a San Lorenzo?

R: Ad oggi San Lorenzo vive un problema anche di natura politica. Avere un sindaco in stand – by non è il massimo sia dal punto di vista mediatico che funzionale. Sarà anche il Prefetto nelle prossime settimane a fare le dovute valutazioni del caso specifico oppure se dovessero arrivare dimissioni varie.

D: Voci di corridoio dicono che nel periodo pre-elettorale anche De Libero ti contatto’ per metterti nella sua lista? Ce lo confermi?

R: solitamente di voci ce ne sono tante, molte di esse non vere. Era evidente, anche dalle mie esternazioni fatte a fine 2014 ed iniziò 2015, che la mia posizione politica e soprattutto una visione politica ed amministrativa per San Lorenzo fosse su posizioni diverse rispetto al sindaco De Libero. Provammo insieme ad altri amici a creare un percorso
alternativo, quindi la mia prospettiva non è’ mai stata in quel senso.

D: Ad oggi non si conoscono ancora le sorti amministrative di San Lorenzo. Ma qualora si dovesse tornare alle urne?

R: L’eventuale ritorno alle urne sarebbe un discorso più ampio da affrontare. Siamo andati al voto lo scorso anno, ma ad oggi le condizioni politiche sono diverse. Non bisogna nascondersi dietro un dito ed è quindi ovvio che se ne parli. Nel frattempo però in questi giorni stiamo lavorando, anche come movimento giovanile, per presentare alcune proposte utili e concrete. Piccole cose che migliorerebbero la vivibilità e in parte anche il tessuto sociale del nostro paese. Il baratto amministrativo è uno di questi.

D: Sei stato, anche giovanissimo quale sei, già in odore di fascia tricolore. Appuntamento solo rimandato? 

R: La scorsa volta abbiamo provato, non riuscendoci, a contrapporre una formazione nuova alla lista del sindaco. L’ipotesi di cui mi parli, era venuta fuori in extremis anche con l’avvallo di alcuni professionisti ed amici. È evidente però che i personalismi non servono e non portano da nessuna parte. Che il nostro paese abbia bisogno di una rivoluzione questo è sotto gli occhi di tutti e non sono certo io a sentenziarlo, ma ultimamente anche voi giornalisti avete scritto in merito. Certo è che un’eventuale impegno diretto, sotto qualsiasi veste, deve avere i giovani come protagonisti principali e non solo marginali. Quindi non un contorno, ma attori principali. Ovvio è che la mia non vuole essere mera questione anagrafica, assolutamente. Anche perché l’avvallo di professionisti affermati e della società civile in genere è essenziale per le sorti del nostro borgo”.

Source: www.irpinia24.it