Accogienza ai rifugiati – Paternostro (SCSD): ” E agli italiani chi pensa?”
La Segretaria Nazionale del Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa ritiene che si deve tener conto anche degli italiani in condizioni di estremo bisogno oltre che dei profughi
Roma – “La morte di un “clochard”, Giovanni, avvenuta a Cinisello Balsamo, proprio di fronte ad un centro che accoglie migranti e profughi, al caldo, con pasti regolari e garantiti. Da cinque anni Giovanni era rannicchiato nella sua scalcinata macchina, per cercare, in qualche modo, di difendersi dal freddo”. – Così ha dichiarato la Segretaria Nazionale del Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD), Anna Paternostro – Purtroppo, fatti come questo, accadono frequentemente e c’è da chiedersi: cosa hanno fatto le Istituzioni, per questo essere umano?
Molte volte chi ha più bisogno, è il meno capace a chiedere aiuto, ma devono essere le Istituzioni, in primo luogo il Comune, attraverso i suoi servizi sociali, ad avvicinare i tanti, in condizioni di disagio estremo, che cercano di sopravvivere, dormendo sopra una panchina o in altro angolo della città. Si garantisce alla massa di migranti e profughi – ha continuato Paternostro - l’essenziale, si destinano 35€ al giorno, per il pagamento di servizi destinati a questi ospiti, ma per i tanti “clochard”, troppe volte, senza volto e senza nome, non c’è nulla, né la paghetta giornaliera, né un tetto sulla testa, né la scheda telefonica ecc. .
C’è da chiedersi: è giusto tutto questo? Il Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD) - ha concluso Paternostro – chiede al Governo Renzi, di estendere agli Italiani, in condizioni di estremo disagio, lo stesso trattamento riservato ai profughi. E’ ingiusto, indegno di un Paese civile, che un essere umano possa morire per “povertà”. E’ necessario agire ed agire subito”.