Delitto Frigento, oggi al Moscati l’autopsia dei coniugi Famiglietti

Resta in carcere l'unico indagato dell'efferato delitto, Ivano Famiglietti, il terzo dei quattro figli della coppia. Il legale, Gerardo Testa, valuta l'ipotesi di richiedere una perizia psichiatrica per il giovane

coniugi_famigliettiFrigento – Sarà effettuata oggi, presso l’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, l’autopsia sui corpi dei coniugi Maria e Michele Famiglietti, barbaramente uccisi a colpi d’scia nella loro abitazione lo scorso giovedì in località Amendola, al confine tra Frigento e Sturno.

Col passare dei giorni emergono nuovi particolari, sempre più raccapriccianti, sull’omicidio. L’unico indagato è il terzo dei quattro figli della coppia, il solo che viveva ancora in famiglia, Ivano. Il 27enne, che in passato aveva sofferto di disturbi psichici, si era già reso protagonista di episodi quantomeno inquietanti: nel settembre del 2013 si era introdotto nella chiesa di San Michele Arcangelo a Sturno, aveva tagliato la testa del diavolo che compone la statua, portandola via con sé e raccontando di aver agito spinto dalla voce del demonio; poi una croce rovesciata disegnata con uno spray rosso, fermato dai carabinieri, fu denunciato e sottoposto ad una serie di cure.

Due le ipotesi che ruotano intorno al duplice delitto: un raptus improvviso oppure un gesto premeditato per cui i genitori sarebbero stati sedati prima di essere stati uccisi a colpi di ascia. Inizialmente i fatti erano stati ricondotti alla mattinata di sabato ma dai primi esami del medico legale, Elena Picciocchi, sembra certo che la coppia sia stata aggredita nel sonno giovedì. Quindi i corpi senza vita di Maria e Michele Famiglietti sono rimasti in casa per due giorni, prima che la figlia Angela desse l’allarme, preoccupata per il fatto di non riuscire a mettersi in contatto con i genitori. Le vittime hanno riportato ferite su larga parte del corpo, dalla testa al torace in particolare. L’arma del delitto, un’ascia appunto, è stata ritrovata in giardino, dove il giovane l’avrebbe seppellita. Dopo l’insano gesto, il ragazzo è rimasto vicino ai corpi ascoltando musica, forse addirittura ballando.

Un ragazzo disturbato, come emerge anche dal profilo Facebook dove campeggiano immagini riconducibili alla sua passione per l’erotismo legato all’occulto; non si esclude poi frequentasse gruppi e siti di ispirazione satanica online.

Ma Ivano, assistito dall’avvocato Gerardo Testa, non ha confessato il duplice omicidio, avvalendosi prima della facoltà di non rispondere per poi rilasciare dichiarazioni confuse durante un interrogatorio fiume avvenuto nella notte di sabato. A condurlo nel carcere di Sant’Angelo dei Lombardi i Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino.

Il legale dell’unico indagato ha dichiarato: “Valuterò ogni opportuna difesa anche in merito ad una probabile richiesta di perizia psichiatrica sul Famiglietti“.

Un gesto folle, di cui resta sconosciuto il movente, riconducibile solo ai problemi psichici del giovane, aggravati, forse, dalle sostanze stupefacenti di cui pare facesse uso.

Source: www.irpinia24.it