Centrale idroelettrica a Chianche, la protesta di Ass. InfoIrpinia
Continua la battaglia degli ambientalisti contro coloro che vogliono colonizzare la nostra terra
Chianche – Di qui la nota di Ass. InfoIrpinia: “Dobbiamo denunciare l’nnesimo attacco speculativo-energetico alla nostra terra. A Chianche, infatti, la società Eurasia Energia Srl sta realizzando una centrale idroelettrica.
Pensiamo all’eolico selvaggio, agli elettrodotti, alle centrali di accumulo, al petrolio, fino alla centrale idroelettrica! Hanno tutte matrici simili e seguono lo stesso iter ormai da diversi anni a questa parte:
1) Permessi rilasciati in maniera strana spesso in barba ad aree protette o attraverso casi di corruzione;
2) Sospetta compiacenza delle amministrazioni locali, magari disertando le conferenze di servizi, nonostante le opere siano molto impattanti dal punto di vista paesaggistico;
3) Realizzazione degli impianti a tempo di record;
4) Fruizione di numerosi fondi pubblici (statali, regionali ed europei) esclusivamente a favore dei privati che li realizzano: parliamo di molti milioni di euro;
5) Nessuna ricaduta per il territorio: basti pensare che non abbiamo nessuno sgravio per le nostre bollette di energia elettrica (né aumento occupazionale) nonostante ad oggi potremmo essere energeticamente autosufficienti;
Aggiungiamo che spesso dietro queste azioni c’è la malavita organizzata: sono arrivati a 13 gli attentati degli ultimi mesi sulla questione eolico! Non è uno scherzo, è una guerra scientifica contro di noi e contro il nostro territorio! Tornando a Chianche, l’iter della realizzazione della centrale è purtroppo in stato avanzato, nonostante il fiume Sabato sia già in grande difficoltà cosa resterà al Fiume Sabato? Quanta acqua sarà sottratta al suo già precario decorso naturale? L’impatto paesaggistico e naturale quanto sarà pesante?
Le autorizzazioni rilasciate dalla sovrintendenza sono su prescrizione, ma purtroppo in questo modo le ditte cambiano il progetto in corso d’opera evitando di includere ritrovamenti archeologici: quelle zone però ne sono ricche perché di lì passava l’intero acquedotto sannita e romano! Facciamo appello al Sindaco di Chianche (che abbiamo chiamato stamattina ma non c’era in ufficio) ed alla Sovrintendenza! Gli estremi per bloccare i lavori in questa zona ci sono ancora! Salviamo la nostra TERRA, salviamo la nostra STORIA e mandiamo a casa chi vuole calpestarla!”.