Vicenda alloggi popolari ad Avellino, il commento di Rifondazione Comunista

La nota degli esponenti di Rifondazione Comunista Avellino in merito all'intricata vicenda degli alloggi popolari

Rifondazione-comunistaAvellino – “La vicenda inerente  la distribuzione delle case popolari è drammatica e richiama immediatamente le istituzioni e la classe dirigente alle loro responsabilità.  Da circa sette anni anche la nostra Provincia è vittima di una gravissima crisi economica che, nei fatti,ha reso precarie le condizioni di vita delle fasce sociali più deboli. Disoccupazione e lavoro sottopagato impediscono ad un crescente numero di famiglie di vivere un’esistenza dignitosa quindi, di sostenere i costi dei servizi essenziali, tra i quali il fitto di un’alloggio”, così Tony Della Pia – segretario provinciale e Costantino D’Argenio – segretario circolo di Avellino Rifondazione Comunista.

Le istituzioni, dovrebbero intervenire celermente al fine di scongiurare che esseri umani in carne ed ossa cadano nella disperazione, divenendo, in taluni casi, carne viva a disposizione della criminalità organizzata, esattamente come è avvenuto nella città di Avellino. Abbiamo atteso con ansia, le proposte dell’amministrazione comunale e, pur apprezzando la buona volontà dell’Assessore Cillo, restiamo sconcertati di fronte alla portata delle soluzioni prospettate, è impensabile credere che con duecento euro si possa sostenere il fitto di un alloggio privato, considerato che nessuna casa è locata a quel prezzo e tenuto conto che i costi di gestione dell’immobile e dei servizi lieviterebbero enormemente. Quanto avviene è la diretta conseguenza di decenni di politiche abitative e urbanistiche sbagliate e focalizzate ad agevolare palazzinari e lobby immobiliari, negli anni i prezzi,monopolizzati,del nuovo e dei fitti sono lievitati in maniera vertiginosa fino a provocare, un vero fenomeno di esclusione sociale a danno delle famiglie di lavoratori sovente monoreddito, questa è la vera ingiustizia, noi diffidiamo le autorità preposte a sbloccare immediatamente le graduatorie d’assegnazione ferme da circa quattro anni e consegnare in tempi previ gli alloggi ai legittimi assegnatari, in seconda istanza intendiamo sapere perchè dei cantieri d’edilizia economica e popolare  nessuno è in fase d’ultimazione.

Soprattutto nella crisi, serve soccorrere la base della piramide sociale ragion per cui proponiamo che il Comune di Avellino si incarichi di elaborare un piano di riconversione delle strutture pubbliche abbandonate e  di requisire gli alloggi sfitti in possesso di soggetti multiproprietari, società immobiliari o banche garantendo, in tal modo,un’alloggio a chi ne ha bisogno da riconsegnare nello stato in cui si trova  ad emergenza ultimata. Per quanto ci riguarda nei prossimi giorni incontreremo chi patisce questo problema al fine di costituire un “comitato di lotta per la casa”  affinchè le vicissitudini soggettive diventino terreno di rivendicazione collettiva“, conclude la nota. 

Source: www.irpinia24.it